ACQUAVIVA PICENA – “Stucchevole e miope l’idea di distinguere e giudicare chi è acquavivano doc o chi è straniero, in un mondo in cui si parla di immigrazione internazionale si odia l’altro magari subito dopo essersi inginocchiati a pregare. I miei figli sono nati qui, vivono qui e frequentano le scuole ad Acquaviva ed hanno vissuto e vivono le conseguenze della dichiarazione di inagibilità della scuola. Cosa è stato fatto da chi si considera acquavivano doc, per evitare che la scuola arrivasse alla dichiarazione di inagibilità? Risposta: solo chiacchiere”.

Così, in una nota, il sindaco di Acquaviva Pierpaolo Rosetti sul nuovo polo scolastico che verrà realizzato nel Borgo con tanto di stoccata all’opposizione: ” Verifica di vulnerabilità, progetto di miglioramento sismico e poi inserimento nel finanziamento del terremoto fatta da questa brutta amministrazione di immigrati stranieri che hanno preso mezzi di fortuna per arrivare dalla lontana San Benedetto del Tronto. Noi non facciamo passerelle cerchiamo di dare il massimo per il nostro Comune e certe considerazioni arrivano da chi non ha nulla di concreto da dire. Sempre avanti per una Acquaviva Picena di tutti perché solo così è più forte”.

Non si è fatta attendere la risposta della minoranza. Acquaviva Futura, tramite una nota, afferma: ” Il Sindaco Pierpaolo Rosetti tenta la carta dell’immigrazione e del ‘chi è acquavivano e chi no’ nel tentativo (mal riuscito) di applicare la strategia della distrazione di massa così da impedire agli acquavivani di interessarsi ai problemi reali ed essenziali. Il vero problema è la volontà di questa amministrazione di abbandonare il vecchio edificio scolastico e utilizzare il contributo ricevuto solo ‘grazie’ al terremoto per costruire la nuova scuola contro-terra in un luogo pluri-vincolato senza possibilità di espansioni future”.

L’opposizione aggiunge: “Perché non usare i 3 milioni di euro per recuperare il vecchio edificio e dare nuovamente ad Acquaviva una scuola degna di tale nome? Caro Sindaco, lasci stare l’immigrazione e il concetto ‘Acquavivani doc’. L’edificio scolastico, che avete deciso di abbondare al suo destino, è parte integrante della storia di Acquaviva e di tutto il circondario a prescindere da tutto e da tutti (ricordiamo che ospitò gli sfollati di San Benedetto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale)“.

” Si rende conto che quello che state facendo è un insulto a chi ci ha preceduto e un danno a chi verrà dopo di noi? Noi speriamo sempre in un ripensamento, in tal caso siamo pronti, fin da subito, a lavorare insieme per il bene di Acquaviva e degli acquavivani – conclude Acquaviva Futura – Nel frattempo attendiamo risposte all’ennesima interrogazione protocollata il 15 luglio ad oggetto ‘interrogazione sul vecchio edificio scolastico’ “.