MONTEPRANDONE – Riflessioni e dibattiti interessanti nella serata del 15 luglio al Centro Pacetti di Centobuchi di Monteprandone in occasione del terzo appuntamento dell’edizione 2019 di Piceno d’Autore, la rassegna a cura dell’associazione “I Luoghi della Scrittura”.

Ospite della serata è stato l’ex direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore, Ferruccio De Bortoli. Un’analisi sul momento attuale della politica e della società con spunti presi dal suo ultimo libro, edito da Garzanti, “Appunti per una riscossa civica”. Insieme a lui il presidente dell’associazione “I Luoghi della Scrittura” Mimmo Minuto e, in veste di moderatore, il nostro giornalista Pier Paolo Flammini. Una serata che ha visto anche una buonissima partecipazione di pubblico.

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Ma, a fine serata, altrettanto interessante è stato il pensiero del neo sindaco di Monteprandone, Sergio Loggi. Il primo cittadino ha prima consegnato il libro sulla storia di Monteprandone e Porto d’Ascoli, scritto dallo storico Saturnino Loggi, suo padre, nelle mani di Ferruccio De Bortoli e successivamente ha voluto togliersi qualche “sassolino” dalla scarpa nei confronti della sinistra e in particolare del Partito Democratico. Quest’ultimo mai menzionato durante il discorso ma chiaro il riferimento alle “schermaglie” avvenute prima delle recenti elezioni comunali durante la campagna elettorale con Orlando Ruggieri & Co.

“Questa sinistra esclude i giovani dalla vita sociale – ha affermato duramente Sergio Loggi – perché interessata soltanto dai posti di potere e non alla gestione politica e amministrativa. Quando ero vice sindaco e amministratore ho sofferto per questa ‘impostazione’. Ho dovuto combattere con questa sinistra. E le ultime elezioni sono state un’ulteriore prova. Io ho sempre pensato che non è l’età a fare il politico ma la testa. E in questa sinistra ci sono giovani che sembrano 80enni. Perché vince il populismo? Perché vince la protesta? Queste sono le domande che questa sinistra dovrebbe porsi e soprattutto trovare delle risposte adeguate. Mi scuso per lo sfogo ma proprio dal Centro Pacetti è partita la mia campagna elettorale per diventare, poi, sindaco di Monteprandone”.