SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una mozione urgente sarà votata dal consiglio comunale di San Benedetto il prossimo 20 luglio e ha a che vedere con una delle più lunghe battaglie intraprese dalla città negli ultimi decenni: quella contro il progetto di Gas Plus per lo Stoccaggio Gas all’Agraria. L’obiettivo è quello di sollecitare il Ministero dell’Ambiente (e non solo) a chiudere per sempre la questione.

La recente sentenza del Tar Lazio ha da una parte assestato un colpo al progetto per lo stoccaggio riconoscendo le criticità sismiche che un piano del genere incontrerebbe soprattutto dopo il terremoto del 2016 (clicca qui) ma dall’altro lato un accesso agli atti ministeriali di Ambiente e Salute nel Piceno ha fatto venire a galla che la stessa Gas Plus, mesi fa, ha chiesto una proroga alla Valutazione di Impatto Ambientale in scadenza a giugno scorso, di fatti non allontanando definitivamente l’ombra dello Stoccaggio su questo territorio.

Ecco che allora proprio Ambiente e Salute ha redatto una mozione da sottoporre al consiglio di San Benedetto e che troverà posto nell’ordine del giorno di sabato prossimo, quando l’assise voterà l’assestamento di bilancio. Si tratta di un documento che chiede e diffida una serie di soggetti, fra cui la commissione di Via e i ministeri dell’Ambiente (di Sergio Costa), dello Sviluppo Economico (di Luigi Di Maio) e del Turismo (Gian Marco Centinaio) di chiudere tutti i procedimenti in corso e negare la realizzazione del progetto a Gas Plus. La mozione sarà inviata anche ai funzionari Landolfi e Lo Presti.

Sulla questione abbiamo sentito Massimo Bartolozzi, che da anni con Ambiente e Salute lotta sul fronte Stoccaggio: “Siamo alle battute finali e la recente sentenza del Tar ci fa ben sperare ma ancora non è finita. Speriamo che questa mozione sia l’atto finale del Comune di San Benedetto contro questo progetto e che dopo questo si possa festeggiare” chiosa l’attivista, che prosegue: “Chiederemo anche ai consigli comunali delle città vicine coinvolte dal progetto di adottare il medesimo atto, parlo di Monteprandone, Martinsicuro, Colonnella e Grottammare”.