PESCARA – Violenta grandinata a Pescara e su parte della costa abruzzese, con chicchi grandi come arance il 10 luglio.
Numerose le persone rimaste ferite, che stanno arrivando in pronto soccorso a Pescara. Nel capoluogo adriatico, in particolare, il fenomeno ha provocato danni consistenti: auto danneggiate, parabrezza e vetri infranti, tetti danneggiati. Diciotto le persone fino ad ora finite in pronto soccorso a Pescara per le ferite provocate dai chicchi di grandine grandi come arance caduti in tarda mattinata sul capoluogo adriatico.
In ospedale anche una donna incinta, con ferite al volto e al capo. I pazienti, apprende l’Ansa in Pronto Soccorso, hanno riportato contusioni e ferite, principalmente al capo, e sono tutti da suturare. Il sindaco di Pescara ha chiesto stato calamità alla Regione.
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Leggevo – sull’ANSA – la dichiarazione di un pescarese che affermava: “sembrava essere sotto un bombardamento”… E’ proprio vero: quando un evento climatico si manifesta con tale violenza e intensità spesso le conseguenze assomigliano drammaticamente ad un bollettino di GUERRA. Per cui come l’essere umano scappa dalla guerra, per istinto naturale, fugge anche da ciò che ne evoca la memoria con una sostanziale differenza: le guerre, prima o poi, sono destinate a finire, mentre in natura, i “cambiamenti”, NON hanno mai FINE; tutto accade per logica che personalmente ritengo non essere casualità. La corretta comprensione di questa logica, che può… Leggi il resto »