
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Due foci nelle Marche risultano inquinate oltre i limiti di legge – secondo i tecnici della Goletta Verde di Legambiente – sono quella del torrente Vallescura a Lido di Fermo e del torrente Albula a San Benedetto del Tronto dove gli inquinanti analizzati con marker specifici di problemi legati ad una cattiva o assente depurazione, hanno superato il limite di legge”.
Nelle Marche, secondo il rapporto Mare Monstrum, sono state rilevati nel 2018 una media di 3,7 reati ambientali per chilometro di costa: 640 infrazioni, 807 tra arresti e denunce, 118 sequestri.
Ma vengono anche luci dal monitoraggio della Goletta Verde: dieci punti campionati sono risultati entro i limiti di legge, in particolare il Tesino e il Tronto.
“L’obiettivo del nostro viaggio – spiega Mattia Lolli, portavoce della Goletta Verde – è mantenere alta l’attenzione contro la mala depurazione, le trivellazioni di petrolio, il cemento illegale e il marine litter”.
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A mia memoria è dal 2016 che l’Arpam non effettua più prelievi (o perlomeno non ne pubblica i risultati) delle acque alla foce del torrente Albula. Mi chiedo quindi come possa l’amministrazione essere risentita per un monitoraggio alternativo quando non esistono dati di comparazione che possano motivare e giustificare questo… “risentimento”. Pur essendo la foce del torrente una zona interdetta alla balneazione, come indicato nell’ordinanza sindacale di fine aprile 2019, anche alla luce della querelle tra l’amministrazione e il circolo locale di Legambiente, sarebbe alquanto utile – almeno per me che da anni attraverso Meteorivierpicena provo a fornire approfondimenti riguardo… Leggi il resto »