SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ polemica in Riviera.

Il 3 luglio Legambiente San Benedetto ha effettuato un “blitz” alla foce dell’Albula, srotolando uno striscione con scritto ‘vergogna’.

Gli ambientalisti dichiarano che è stata prelevata l’acqua alla foce e sarebbe stato riscontrato un valore sopra i limiti di legge di escherichia coli. Rilevamenti effettuati tra il 14 e 15 giugno secondo Legambiente

Non si è fatta attendere la risposta di Andrea Traini, assessore comunale all’Ambiente. In una nota afferma: Voglio esprimere tutto il mio disappunto, per usare un eufemismo, per il comportamento assunto dagli esponenti di Legambiente che, evidentemente alla ricerca di azioni ad effetto, hanno svolto un’azione a loro dire di denuncia prelevando campioni di acqua alla foce dell’Albula (dove oltretutto la balneazione è vietata da sempre) e sfoderando uno striscione promozionale ad uso dei media. I risultati di queste presunte analisi, di cui non si sanno modalità e criteri scientifici, danno a costoro il pretesto per strillare che San Benedetto è l’emblema del problema italiano della insufficiente depurazione delle acque che finiscono in mare. Mai visto agire in modo così pedestre e approssimativo una realtà come Legambiente che conoscevo come serio interlocutore sulle tematiche ambientali.  Qui intendo ribadire con forza, dati alla mano (gli ultimi pervenuti in paio di giorni fa), che la qualità delle acque di balneazione di San Benedetto è eccellente, come attestano tutti i prelievi periodicamente effettuati, quelli sì con criteri scientifici, dall’agenzia regionale per l’ambiente Arpam e che ci consentono di ottenere ogni anno la bandiera blu. Chi fa il bagno a San Benedetto può stare tranquillo, sono le autorità sanitarie che lo certificano, e non saranno certo le sparate mediatiche di qualche sedicente ambientalista da social network ad intimorire una città che da anni, con azioni concrete (tra cui il costante monitoraggio degli scarichi nei torrenti), adesione a progetti comunitari, iniziative educative, ha a cuore prioritariamente la qualità del nostro mare, da sempre fonte di benessere fisico ed economico per questa città. Per protesta contro questo modo di agire declinerò l’invito che ho ricevuto a partecipare all’incontro per la presenza in porto della Goletta Verde preannunciando che, qualora questi comportamenti dovessero ripetersi, eserciteremo il nostro dovere di amministratori della città tutelandone la reputazione nelle competenti sedi”.