Di seguito un comunicato stampa della direzione di Picenambiente.
“La PicenAmbiente Spa visti gli articoli usciti a mezzo stampa locale, è costretta a precisare quanto segue circa il pronunciamento della Corte dei Conti Sezione riunite in sede di Controllo Num. 11/2019, che fa seguito al pronunciamento della medesima Corte dei Conti Sezione Riunite in sede Giurisdizionale Num. 16/2019 e alla Sentenza TAR Lazio num. 5118/2019 (che si allegano per opportuna conoscenza, insieme ad articoli nazionali di stampa specializzata).
Il pronunciamento num. 11/2019 (a pag. 17) ritiene non applicabile la nozione di controllo pubblico alle società miste pubbliche private affidatarie di contratti a seguito di gara a doppio oggetto (ex art. 17 della legge madia), confermando espressamente (a pag. 16) quanto stabilito nel pronunciamento num. 16/2019, con il quale si afferma oramai definitivamente che le società miste di partenariato pubblico privato come la PicenAmbiente Spa, avendo tra l’altro una gestione preminente in capo ai soci privati così come previsto da specifiche clausole statutarie vigenti, non può essere mai riconducibile a una società a controllo pubblico.
Tale precisazione è dovuta al fine di contribuire ad una corretta e completa lettura dei pronunciamenti in materia, che ad avviso della scrivente rafforza ulteriormente le ragioni di merito rivendicate innanzi alle sedi competenti.”
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Dichiarazione di chi o non capisce nulla di corporate governance o è in malafede! Il controllo ha a che fare con l’azionariato, la gestione ha a che fare con il ruolo dell’amministratore unico (o consiglio di amministrazione). Sono cose da primo anno di economia, mi stupisco che persone che ricoprono questo ruolo possano ignorare queste nozioni reperibili pure su wikipedia! Quello affermato in questa nota è talmente assurdo da arrivare a negare addirittura il concetto stesso di corporate governance: Nelle società gli azionisti delegano i poteri gestionali agli amministratori per operare negli interessi dell’azionariato. Apparentemente questa separazione tra proprietà e… Leggi il resto »
Giriamo alla PicenAmbiente.
Il fatto che uno dei soci pubblici abbia espresso la nomina del presidente della Picenambiente non desume un intento di controllo?
Ma il problema è che non ci si può rivolgere per ogni cosa ai giuristi anche per argomenti che non ne conoscono nulla, deliberando in maniera randomica. La questione è chiaramente di corporate governance (che definisce le linee di governo della società) ora il fatto che ci sia un azionariato a maggioranza pubblica determina chiaramente che la maggioranza della proprietà è pubblica e visto che ha esercitato anche delle scelte sui ruoli apicali è evidente che una sorta di controllo è esercitata! Il fatto che il presidente sia una emanazione degli azionisti pubblici è la prova che il pubblico interviene… Leggi il resto »
Sono d’accordo in parte perche’ tutto il concetto va valutato in relazione allo Statuto della Società che potrebbe dettare in molte operazioni straordinarie (visto che quelle ordinarie sono gia’ ad appannaggio di una maggioranza pubblica nel consiglio di amministrazone) vincoli e veti da parte dei soci di minoranza che di fatto potrebbero ingessare l’operatività dei soci e ridiscutere qualsiasi operazione. Rimane vero quindi il controllo indiretto basato dai rapporti contrattuali necessari per la sopravvivenza dell’azienda, ma anche qui’ bisogna valutare vincoli e clausole poste a contratto che potrebbero di fatto obbligare i comuni a servirsi della Picenambiente. In ogni caso… Leggi il resto »
Infatti il mio commento era orientato al fatto che se si volesse avere chiarezza sull’operatività contrattuale della società, un Cda ha tutte le carte in regola per evidenziare ai soci ogni dettaglio operativo, diversamente e’ il piano industriale o l’operatività straordinaria demandata all’assemblea dei soci dove ovviamente si deve valutare le regole statutarie ivi il processo di partecipazione pubblica. Su tutto cio’ ho fatto chiaramente un invito alla politica di avanzare proposte di programma per lo sviluppo e trasparenza di una società “Picenambiente” che deve diventare maggiormente un punto di forza per la provincia.
Infatti mi sembra chiaro anche a me, l’unico dubbio (e qui la colpa è tutta di Piunti) che se il presidente nominato dagli azionisti pubblici fa gli interessi degli altri azionisti va immediatamente rimosso (e sarebbe anche il modo fattuale per dimostrare il controllo) cogliendo due piccioni con una fava cacciando chi non fa il proprio lavoro e dimostrando de facto il controllo!
Guarda che l’Econord è nel pacchetto di minoranza! Perchè affermi che il consiglio di amministrazione e maggioranza privata?
Dipende perchè nelle aziende quotate (non è il caso della Picenambiente) ci sono i consiglieri di amministrazione indipendenti che spostano gli equilibri rispetto alla rappresentanza dell’azionariato, per garantire maggiormente la governance di Public Company e i piccoli azionisti.