
“Sai già che è il mio compleanno, saprai sicuramente cosa regalarmi e sarai una delle prime a farmi gli auguri…”
Così scrivevi il giorno del tuo diciassettesimo compleanno, e oggi, per il quarantesimo, abbiamo voluto dedicarti un pensiero. Quante vite abbiamo vissuto in questi quarant’anni? Dalla nostra infanzia, pura e spensierata, alla nostra adolescenza, fatta di emozioni totalizzanti, ricca di scoperte e rotture con quel mondo degli adulti che tanto ci stava stretto.
Tutte quelle domeniche pomeriggio passate all’Atlantide fingendo di andare altrove e affrettandoci per tornare a casa in orario all’ora di cena, o quando in due in motorino sedevi sempre dietro perché non sapevi guidarlo, ma una volta ti facesti prestare lo scooter da un nostro amico e imprudentemente ti sei messa alla guida e tutti sappiamo come è andata a finire…
Poi siamo diventate noi le adulte, quelli che sembravano un tempo problemi insormontabili si sono ridimensionati, abbiamo fatto pace con quel passato che tanto ci rendeva inquiete, trasformandolo in risorsa per affrontare l’avvenire.
Tutte queste età accomunate da un unico sentimento: essere felici, ci scrivevi in una lettera di auguri per Natale di molti anni fa: “Viviamo tutti, ma non sappiamo perché e a quale scopo, viviamo tutti con l’intento di diventare felici, viviamo tutti in modo diverso e pure uguale”.
Non riusciremo mai a comprendere perché il tuo cammino di felicità sia stato interrotto, ma sappiamo per certo che tu hai saputo dare tanta gioia e amore a coloro che ti stavano accanto, hai cercato sempre di unire chi ti stava vicino, sei stata e sei il nostro collante.
Eri quella che riusciva a riunire tutti sotto lo stesso tetto (quello della casa dei tuoi in campagna), con grandi feste, in cui non mancava mai lo spirito di gruppo e la goliardia.
Adesso siamo di nuovo noi, riunite a pensare, ridere e scherzare su tutto quello che abbiamo condiviso insieme e grazie a te, e questo è l’ennesimo regalo che ci fai: noi possiamo solo augurarci, in questo primo compleanno con te altrove, che d’ora in poi la tua vita, che portava in sé quel forte desiderio di felicità, resti chiara nei pensieri di tutti coloro che ti hanno conosciuta e che ti hanno voluto bene.
Come hai scritto: “Chi nel cammino della vita, ha acceso anche soltanto una fiaccola, nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano”. E tu ne hai acceso più di una.
Alessandra, Benedetta, Stefania
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