MONTEPRANDONE – Ancora un episodio di violenza di genere, a pochi passi dalla Riviera.

Sono dovuti intervenire i carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, da sempre impegnati a contrastare questi gravi delitti che si consumano all’interno delle mura domestiche e sempre pronti ad aiutare le vittime, raccogliendo le loro denunce anche con l’ausilio di personale specializzato e della Sala Rosa intitolata a Melania Rea, recentemente inaugurata all’interno del Comando Provinciale. CLICCA QUI

Nella serata del 20 giugno, a Monteprandone, i militari della locale Stazione comandata dal Luogotenente Gabriele Luciani hanno tratto in arresto un quarantenne in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Ascoli su richiesta della locale Procura.

L’uomo, come denunciato qualche giorno fa per la prima volta dalla moglie ai carabinieri, ha inflitto violenze continue anche di natura sessuale e vessazioni alla donna (madre di due figli minori) per diversi mesi.

Le indagini, condotte con estrema rapidità dalla Stazione di Monteprandone in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria dei carabinieri della Procura di Ascoli, hanno da subito permesso di delineare un chiaro quadro probatorio a carico del quarantenne che ha permesso alla Procura che ha diretto le indagini, di richiedere al Giudice il provvedimento cautelare eseguito.

L’uomo, rintracciato e arrestato per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, lesioni e minacce, è stato condotto nel carcere di Marino del Tronto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.