
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo una nota della Guardia Nazionale Ambientale, sezione di San Benedetto.
Fumare fa male, anche all’ambiente, specialmente marino!
I mozziconi di sigaretta sono una delle più grandi fonte di inquinamento dei nostri mari, gettati via dagli 1,5 miliardi di fumatori nel mondo, sono tanto inquinanti e pericolosi per l’ambiente e per la salute quanto lo sono i rifiuti industriali.
Purtroppo, a giudicare soltanto dalla quantità che vediamo dispersa nelle nostre strade, sembrano essere molto rari quei fumatori che si preoccupano di gettare la cicca della sigaretta nei cestini. C’è addirittura chi non si fa scrupoli a gettarla in mare. Nel Mediterraneo, per esempio, rappresentano il 40% dei rifiuti (il 9,5% sono bottiglie di plastica, l’8,5% sacchetti di plastica, il 7,6% lattine di alluminio).
Di questo argomento si è discusso lo scorso 21 gennaio presso la sede Enea di Roma, durante la giornata di studio “L’impatto ambientale del fumo di tabacco. Le cicche di sigaretta: un rifiuto tossico dimenticato”.
Accendere una sigaretta significa immettere in ambiente più di 4000 sostanze chimiche ad azione irritante, nociva, tossica, mutagena e cancerogena. Una parte di queste sostanze chimiche resta nel filtro e va a contaminare quella parte di sigaretta non fumata che comunemente chiamiamo cicca o mozzicone. Nelle cicche, quindi, è possibile trovare moltissimi inquinanti: nicotina, benzene, gas tossici quali ammoniaca e acido cianidrico, composti radioattivi come polonio-210, e acetato di cellulosa, la materia plastica di cui è costituito il filtro.
Lo studio di Bologna mette proprio in evidenza il potenziale nocivo delle cicche di sigarette. Il lavoro valuta il carico inquinante delle cicche di sigaretta sul territorio italiano, argomento sul quale esiste un vuoto culturale e normativo. Sebbene il carico nocivo di ogni cicca sia basso (dell’ordine di milligrammi), il fattore che amplifica il problema è l’elevato numero di cicche prodotte.
La valutazione si basa su: il numero di fumatori (13 milioni), il numero medio di sigarette fumate da ciascuno (15 sigarette al giorno), i quantitativi di alcuni agenti chimici presenti in ogni cicca e il numero complessivo di cicche immesse in ambiente ogni anno (72 miliardi di cicche/anno).
Tenuto conto del potere filtrante dell’acetato di cellulosa (filtro) è comunque possibile affermare che il carico nocivo immesso in ambiente con i mozziconi di sigaretta è alquanto rilevante.
Lo studio sottolinea inoltre che non esistendo normative nazionali che ne limitino la dispersione in ambiente, ma solo singole iniziative da parte di alcuni comuni più attenti, la maggior parte delle cicche imbrattano il suolo o finiscono nelle fogne e nelle acque superficiali contaminandole. Da tutti questi fattori emerge la necessità di classificare le cicche come un rifiuto tossico per l’ambiente e trattarle come tale.
I comuni, gli amministratori locali, i datori di lavoro dovrebbero non solo emanare norme di comportamento, ma anche installare, come accade per altre tipologie di rifiuti, appositi raccoglitori per i mozziconi di sigaretta.
Il problema, è evidente, va affrontato da vari punti di vista, coinvolgendo diversi attori e notevoli risorse finanziarie. La sua risoluzione resta comunque legata intimamente al modo di agire dei fumatori: non basta ridurre il consumo di sigarette ma è necessaria l’adozione di comportamenti responsabili e rispettosi della propria e altrui salute.
Inoltre, è utile ricordare che l’agenzia per la protezione dell’ambiente della California ha classificato il fumo di tabacco come un inquinante tossico dell’aria.
Non dimentichiamo, poi, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il fumo come la principale causa mondiale di malattia e di morte prevenibile.
Proteggiamo e rispettiamo l’ambiente, dal mare alle montagne: e’ un dovere civico.
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Concordo con il fatto che il fumo fa male, ma vorrei fare , se possibile alcuni chiarimenti su cifre, cioè, non contestarle ma spigarle in altro modo per inquadrare il problema nel più vasto panorama della produzione dei rifiuti e dell’inquinamento. il primo chiarimento che vorrei è sul dato che le cicche rappresentano il 40% dei rifiuti, il 9,5% sono bottiglie di plastica, l’8,5% sacchetti di plastica, il 7,6% lattine di alluminio,…. questo vuol dire che su 100 oggetti inquinanti presenti ci sono 40 cicche, 9,5 bottiglie di plastica, 8,5 sacchetti e 7,6 lattine?, no, perche se è vero che… Leggi il resto »
Senza dubbio il pianeta non sta morendo per le cicche di sigaretta, ma dovremmo pur iniziare da qualcosa, magari: cicche, plastica, oli, combustibili etc etc… Se facciamo il Suo ragionamento ci sarà sempre qualcosa di peggio, forse è meglio iniziare da dove ogni cittadino può incidere in tempi rapidi e direttamente? Noi umile popolo non possiamo decidere se le auto debbano essere ancora a benzina o elettriche, ma possiamo decidere se la cicca va sepolta nella sabbia o gettata nella spazzatura, così come possiamo decidere se invece di lasciare in mare un sacchetto di plastica o un salvagente forato lo… Leggi il resto »
ATTENZIONE a non commettere una generalizzazione che ci porta fuori strada, NON esiste il teorema FUMATORE=Persona poco rispettosa dell’ambiente e NON FUMATORE=Perosna rispettosa dell’ambiente. ci sono fumatori che non lasciano cicche in spiaggia, non lasciano plastica o lattine e puliscono tutto dietro di se, ci sono non fumatori che lasciano bottiglie di plastica in giro, buttano lattine etc.etc. rispettare l’ambiente è una questione di educazione, fumare o no non c’entra niete!!!
Mai scritto o pensato che il fumatore fosse “cattivo” ed il non fumatore invece fosse “buono”. Certo è che chi fuma ha più possibiòità di seppellire una cicca nella sabbia, questo è fattuale!
Ma se fumare fa male a chi fuma, a chi non fuma e all’ambiente che ci ospita tutti, perché è lo Stato il primo beneficiario ASSOLUTO dei proventi risultanti dalla vendita di queste sostanze? Numeri? Non servono se non prendono “vita”, cioè se non si trasformano in pensieri, immagini, parole… e poi opere. Il tabacco, come pure il vino, ma pure tante risorse naturali definite a comodo “proibite”, come la Cannabis, sono dei veri e propri regali di Madre natura ma che hanno smesso di essere tali quando il regalo si è diabolicamente trasformato in TASSA, IMPOSTA, TRIBUTO… DIPENDENZA e… Leggi il resto »
Questo è vero…
Chi contrae il cancro ai polmoni dovrebbe essere risarcito da chi vende sigarette e chi consente questa vendita. Invece lo stato vorrebbe pure togliere loro l’assistenza sanitaria…
Ci dimentichiamo che esiste il libero arbitrio. Chi fuma o beve, per restare nel mondo dei monopoli di Stato, non lo fa costretto da qualcuno, lo fa per puro vizio/piacere personale. Se ci pensiamo chi contrae malattie derivanti da vizi viene già risarcito avendo a disposizione ospedali e centri specialistici che costano a tutti i cittadini, sopratutto a chi non fuma e non beve… Se ci fosse anche un risarcimento dai monopoli, quindi dallo Stato, io cittadino non fumatore e bevitore occasionale dovrei far causa allo Stato per sperpero di soldi pubblici… Non è fattibile ovviamente.
Certamente chi fuma, beve o GIOCA D’AZZARDO generalmente lo fa per libera scelta… inizialmente! La fase successiva è quasi sempre caratterizzata, in forme e misure differenti, dalla dipendenza e infine, non certo in casi sporadici, dalla patologia. Qualcuno ha affermato di recente che “la droga è un’emergenza nazionale” e darà “istruzioni agli uomini della sicurezza per andare a controllare uno per uno i presunti negozi turistici di cannabis” perché sono “luoghi di diseducazione di massa”. In tabaccheria invece basta la dicitura “il fumo e il gioco d’azzardo nuocciono gravemente alla salute” per trasformare l’ambiente in luogo di alta cultura… Ma… Leggi il resto »