SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Solo qualche settimana fa la parte settentrionale di San Benedetto era in festa.

Parliamo del quartiere San Filippo Neri, alle prese con la festa tradizionale di inizio giugno, e estate, che ha visto coinvolte molte persone in iniziative religiose e civili con spazi all’intrattenimento musicale e ai prodotti enogastronomici. Un appuntamento molto gradito dalla cittadinanza.

Il quartiere, però, è anche attento alle tematiche presenti nell’area e ai problemi che riguardano diverse zone.

Quelle che hanno interessato di recente la cittadinanza sono la questione Ballarin: la demolizione del vecchio impianto sportivo riprenderà a fine anno ma adesso, con l’estate ben avviata e i turisti in arrivo, c’è da sistemare una riqualificazione dell’area sul fronte pulizia e viabilità con l’annunciata riapertura di via Morosini (n.d.r. inizialmente prevista prima della stagione estiva e poi slittata alle successive settimane anche se non è stata annunciata una data) per dare “respiro” a via Marchegiani. Bisogna, inoltre, ancora scegliere uno dei due progetti giunti sul tavolo per la riqualificazione del glorioso stadio.

Anche l’area Sgattoni ha “catturato” le cronache cittadine nei giorni scorsi con la decisione, da parte del Comitato, di attuare una raccolta firme, avviata il 17 giugno e reperibile tra le attività commerciali, per presentare un esposto con cui evidenziare l’intervento urgente “di un’area fatiscente e del fabbricato/rudere pericolante, ostello per topi e disperati, che deturpa  da troppo tempo il quartiere” come affermato in una recente nota.

Riviera Oggi ha intervistato, a riguardo, il presidente del Comitato di Quartiere, Maurizio Di Giacinto.

Area Ballarin: “Una zona che sta diventando pericolosa a nostro avviso poiché via Marchegiani non è più delimitata e non tutti sono a conoscenza del doppio senso di circolazione, molti pedoni e ciclisti proseguono ad ignorare il divieto di transito e si sono verificati alcuni piccoli incidenti di lieve entità. Non vorremmo aspettare un grave fatto per sistemare la questione – afferma Di Giacinto – auspichiamo, come detto dal sindaco Piunti anche di recente, la riapertura imminente di via Morosini: un lavoro urgente che deve essere fatto con criterio dato che torneranno a transitare i mezzi pubblici. Naturalmente l’area necessità anche di pulizia. Il primo cittadino parla di allargamento delle strade e di un ‘open space’. Vorrei chiedere a Piunti cosa possa essere un ‘open space’. Ci sono dei progetti che coniugati insieme potrebbero dare un ampio spazio al quartiere ma anche alla città intera come fatto con il giardino Nuttate de Luna vicino all’Albula. Prima di spendere soldi e fare qualcosa che potrebbe non andare bene, gli amministratori dovrebbero fermarsi un attimo e sedersi. Confrontarsi con noi cittadini e ovviamente con i vari eventuali progettisti per la fattibilità delle idee proposte”.

Area Sgattoni: “E’ una zona abbandonata da decenni e pericolosa. All’interno ci sono ancora frigoriferi, ci risulta che ci siano pure vasche con azoto, Eternit ed è anche pericolante – dichiara Di Giacinto – E’ area di bivacco, i residenti di via Calatafimi e Morosini vedono spesso persone entrare, scavalcando recinzioni e attraversando in maniera pericolosa i binari, all’interno nonostante la grave decadenza. E’ importante metterci le mano il prima possibile. Non conosco le intenzioni del proprietario ma se non se ne fa nulla, la butto lì come provocazione, potrebbe donare l’area alla città. La raccolta firme, che si effettua nelle attività commerciali del quartiere, servirà per presentare l’esposto in Comune, Procura e al Noe di Ancona. Un’azione per smuovere le acque e vedere gli enti attivarsi e trovare al più presto una soluzione adeguata”.

Il quartiere San Filippo Neri denuncia anche altre problematiche (rifiuti, stato aree verdi etc) che necessiterebbero di risposte: “Il Comune dovrebbe capire una cosa – esordisce Di Giacinto – Noi del Comitato, ma anche i cittadini, teniamo molto al decoro della città e per questo siamo a fianco dell’amministrazione. Quando segnaliamo una situazione anomala vorremmo un intervento adeguato e in tempi giusti. E’ una cosa che farebbe onore anche al Comune stesso. Ci sono delle problematiche che potrebbero essere risolte tranquillamente senza stare continuamente a sollecitare come, purtroppo, spesso facciamo”.

La video-intervista a Maurizio Di Giacinto