FERMO – A seguito di accurati servizi finalizzati a debellare il fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti lungo la costa adriatica fermana, nella tarda serata di ieri, 14 giugno, la Polizia di Stato di Fermo traeva in arresto due coniugi, quarantenni residenti sulla costa fermana, per spaccio di sostanze stupefacenti.

Già da alcuni giorni, al personale della Squadra Mobile della Questura erano pervenute  notizie  il cui sviluppo consentiva di focalizzare l’attenzione degli operatori su di un cittadino straniero, già conosciuto dalle forze dell’ordine.

Secondo le Informazioni acquisite, questi, abituè del quartiere “Tre Archi” di Fermo,  era solito smerciare sostanze stupefacenti a clienti della zona.

Per questi motivi, il soggetto veniva monitorato nel pomeriggio con servizi di appostamento a seguito dei quali si aveva modo di rilevare come lo stesso facesse ingresso al piano primo di una palazzina dove vi era l’abitazione dei coniugi. 

Ritenendo che lo straniero avesse appena effettuato un’ acquisto o una vendita  di stupefacenti, gli operanti decidevano di fermarlo per sottoporlo a perquisizione, la quale consentiva di rinvenire in una tasca del pantalone la somma di euro 1.245 suddivisa in banconote di piccolo taglio nonché’ due telefoni cellulari, materiale sottoposto a sequestro.

Ritenuto tale denaro provento di una verosimile cessione di stupefacente, le attività venivano estese all’abitazione dei coniugi.

Al momento dell’ingresso del personale della Squadra Mobile nell’ appartamento la coppia, tentava disperatamente di disfarsi di un involucro che veniva gettato dalla donna da un balcone, che veniva però subito recuperato dai poliziotti.

Detto involucro risultava consistere di 5 panetti interi ed uno smezzato di hashish, per un peso totale di circa 600 grammi.

Successivamente, sempre all’interno dell’abitazione, veniva rinvenuto e sottoposto a sequestro penale unitamente allo stupefacente anche un bilancino di precisione utilizzato per la preparazione delle dosi.

Per questi motivi i coniugi venivano tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e contestualmente veniva deferito in stato di libertà il cittadino straniero sempre per la stessa fattispecie di reato.

Al termine delle formalità di rito gli arrestati su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Fermo, venivano tradotti in carcere.