SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Andare a pesca di rifiuti nei fondali marini per tutto il mese di maggio è stato il compito compiuto da quaranta pescherecci sambenedettesi, impegnati nel progetto “A pesca di plastica”.

A rendere possibile l’iniziativa è stata la collaborazione tra i pescatori, la Capitaneria di Porto, il comune di San Benedetto, l’Autorità di Sistema Portuale, le aziende di gestione rifiuti PicenAmbiente e Garbage Service con il coordinamento di MedSharks.

A introdurre e moderare l’incontro di presentazione dei risultati dell’iniziativa è Daniela Ropopolo, responsabile sviluppo progetti sostenibili dell’azienda CNH Industrial, sostenitrice del progetto insieme alla FPT Industrial.  

Eleonora De Sabata, responsabile del progetto Clean Sea Life, illustra con soddisfazione i risultati in termini di numeri di rifiuti raccolti nel corso del mese di maggio: 6 tonnellate totali, tra cui 3 di plastica, a ritmo di una tonnellata a settimana. Di questi, oltre il 20% è potenzialmente recuperabile e, dunque, potrebbe rientrare nell’economia circolare.

Tra i rifiuti in plastica, la metà sono bottiglie, flaconi, imballaggi per alimenti. Una parte importante sono attrezzi per la pesca perduti o abbandonati, come le retine di allevamento di cozze. Poi c’è una porzione di pezzi frantumati e fra questi sono spuntati la testa di un manichino e oggetti che vengono dal mondo del divertimento, come i numerosissimi palloncini.

Dato il riscontro positivo, è stato annunciato che l’attività di recupero dei rifiuti proseguirà fino al periodo di fermo pesca, quindi fino al 14 agosto.

Il sindaco Pasqualino Piunti ringrazia gli attori che hanno permesso il successo del progetto e aggiunge: “Solo pochi giorni fa il Sole24ore ci ha definito come terza città per accoglienza e come tale è bene che appoggi queste iniziative. Inoltre, in linea con l’idea di una città accogliente e salubre, domani porterò in consiglio comunale il divieto di fumo in spiaggia e in mare”.

Parole di ringraziamento a tutti i partner dell’iniziativa arrivano anche da Egle Panzella (responsabile brand equity, sustainability and heritage della FPT Industrial), dall’Autorità Portuale e dal comandante della Capitaneria Mauro Colarossi, il quale afferma: “Questo è l’esempio di un grande equipaggio che ha portato la nave in porto. La salvaguardia dell’ambiente marino è una nostra prerogativa, non potevamo che aderire con entusiasmo”.

Arriva poi la testimonianza e il ringraziamento di alcuni pescatori che hanno preso parte all’iniziativa: Quella della pesca è un’operazione che si faceva anche prima, ma questa volta è stata più organizzata e avvantaggiata. Siamo ben lieti di portare avanti l’iniziativa per il bene collettivo e per la qualità del pesce. Siamo orgogliosi di partecipare”.