SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Regione Marche, si sa, ha deciso di sloggiare dal Centro Agroalimentare Piceno, con tanto di disdetta dei contratti di affitto per alcuni locali che da quasi due decenni erano riservati a Palazzo Raffaello.

Clamoroso: la Regione Marche abbandona il Centro Agroalimentare. Piceno sempre più solo

Colpisce, in questa scelta che per molti rappresenta quasi una pugnalata alla schiena, perché in molti erano convinti che proprio la Regione avrebbe raccolto la sfida del Centro Agroalimentare, il Grande Silenzio di Anna Casini. Vicepresidente regionale in quota Partito Democratico e assessore con delega all’Agricoltura e all’Industria Agroalimentare, la fuga della Regione dalla gestione del Caap rappresenta un enigma.

“Bisogna rilanciare l’agroalimentare nel Piceno, non abbandonarlo”

Nessuno ha spiegato perché la Regione ha deciso di abbandonare l’investimento; neppure per smentire la pesante insinuazione dell’attuale Consiglio di Amministrazione del Caap secondo il quale ci potrebbe essere l’ipotesi che la Regione punti sulla realizzazione di un nuovo Centro Agroalimentare a nord di Ancona, in un presunto incontro con la famosa Via della Seta cinese. E dire che siamo quasi quotidianamente subissati di comunicati stampa della Regione, e quindi anche della Casini, su interventi, eventi e proposte, oltre che visite (come ad inaugurazioni di cliniche private).

Centro Agroalimentare, la Regione sloggia: affitti disdetti. Il CdA: “Unico caso italiano del genere”

Neanche una riga per spiegare quale sarà il beneficio per il Piceno di un disinvestimento del genere. Niente.

Soltanto silenzio.