
ROMA – Sentenza storica emessa oggi dal Tar Lazio che ha accolto il ricorso del Comune di San Benedetto contro lo Stoccaggio Gas all’Agraria. Annullati gli atti contro cui ricorreva il Comune di San Benedetto e legati alle procedure di Via (Valutazione di Impatto Ambientale) al progetto con particolare riguardo al rischio sismico del territorio.
La sentenza dunque dà una spallata alla procedura seguita fin qui per la Via, con particolare rilievo per i rischi sismici. A quanto pare, però, l’ultima voce ce l’avrà il Ministero dell’Ambiente.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione Terza, si è pronunciata definitivamente sul ricorso, lo ha accolto e per l’effetto, ha annullato gli atti in epigrafe contro cui ricorreva il Comune, ovvero:
-la nota pec 32157 del 24/5/2018 prot. 12091 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali avente ad oggetto “Progetto da svilupparsi nell’ambito della concessione di stoccaggio “San Benedetto Stoccaggio” – riscontro nota prot. 1186 del 9/1/2018 del Comune di San Benedetto del Tronto”;
-il parere n. 2731 del 18/5/2018 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS avente ad oggetto “Richiesta valutazione contenuti nota del Comune di San Benedetto del Tronto relativa agli aspetti di pericolosità sismica nella concessione di stoccaggio gas “San Benedetto del Tronto” alla luce dello sciame sismico verificatosi nell’area nel dicembre 2017”;
-la lettera del 20/3/2018 con la quale il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali ha trasmesso la nota del Comune di San Benedetto del Tronto del 9/1/2018 alla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS;
– tutti gli atti presupposti, connessi e conseguenti.
Tra le valutazioni che fa il tribunale soprattutto gli eventi sismici che si protraggono nel Piceno dal 2016. “Il giacimento si trova in un’area la cui classe di pericolosità sismica, alla luce degli eventi sismici occorsi a partire dall’Agosto del 2016, sarebbe più elevata di quella indicata nel documento prodotto da Gas Plus nel 2012; ed il decreto di compatibilità del giugno 2014 non avrebbe tenuto conto dei fenomeni sismici avvenuti successivamente” scrivono i giudici Gabriella De Michele, Vincenzo Blanda e Claudio Vallorani.
Il Tribunale, poi, condanna le parti resistenti al pagamento delle spese di giudizio in favore del Comune di San Benedetto del Tronto che liquida nella misura complessiva di seimila euro, di cui duemila euro a carico del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, tremila euro a carico della Gas Plus Storage S.r.l. e mille euro a carico della Regione Marche.
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