SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Stanno smantellando il Commissariato di S. Benedetto!”, afferma la Polizia di Stato, mentre il sindaco Piunti dichiara: “Nessuno sul tema della sicurezza ha fatto quanto noi”.

Da questa premessa il vicesegretario del Partito Democratico di San Benedetto, Piergiorgio Giorgi, critica il primo cittadino che, secondo lui, “sta prendendo in giro i sambenedettesi. È da luglio del 2018 che il Siulp (il Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia) ha lanciato l’allarme sulla situazione del nostro Commissariato prima incontrando il Prefetto e il Questore poi gli imprenditori che, visto il crescente aumento del fenomeno della microcriminalità,  hanno chiesto maggiore tutela ed infine il 15 marzo scorso sono scesi in piazza per sensibilizzare l’opinione pubblica. È di questi giorni l’ultimo appello del sindacato che attraverso le parole del segretario provinciale, Massimo Mellozzi, lamenta la scarsità di organico rimasto ai livelli del 1985″.

“Nella Riviera vengono commessi il doppio dei reati rispetto al capoluogo eppure a San Benedetto vi sono meno della metà degli agenti di Polizia rispetto ad Ascoli Piceno – continua Giorgi  – Che il sindaco in tutto questo tempo non si sia accorto dell’emergenza? Se invece di giocare a Monopoli con le varianti urbanistiche e a Risiko con gli assetti della maggioranza Piunti si fosse occupato veramente della sicurezza dei suoi concittadini, i commercianti e i residenti di Porto d’Ascoli non lo avrebbero contestato aspramente nell’assemblea del 18 marzo scorso presso la parrocchia di Cristo Re lamentando la sua assenza”.

“Dalla Zona Nord, al centro fino a Porto d’Ascoli sono tre anni che assistiamo ad una lamentela continua. Piunti diserta puntualmente le assemblee di quartiere (a metterci la faccia con i residenti sono sempre gli assessori Assenti e Traini) mentre il consigliere Troli, che sulla sicurezza aveva basato tutta la campagna elettorale, una volta eletto si è trincerato dietro un mutismo inaccettabile.  Piunti si è vantato di aver installato dodici telecamere, peccato che non funzionino. Come lo sappiamo? Mancano gli appositi cartelli previsti dalla normativa sulla privacy nelle zone sottoposte a video sorveglianza. Con l’opposizione il primo cittadino può fare orecchie da mercante, ma se a scendere in Piazza sono le Forze dell’Ordine allora significa che la situazione è veramente insostenibile. Stanno smantellando il Commissariato e Piunti non ha ottenuto nulla. Vogliamo parlare del sottodimensionamento del Corpo dei Vigili Urbani? Vogliamo sperare che il primo cittadino non faccia come l’anno scorso quando le poche assunzioni del personale a tempo determinato giunsero a stagione inoltrata” continua.

“Alle proteste dei cittadini si è aggiunta in questi giorni anche la voce dei grillini. Tardivamente, diciamo noi, perché Fede e Giorgini in questi tre anni non si sono mai occupati della sicurezza. Lo fanno adesso all’indomani della batosta elettorale. Che Giorgini e Fede abbiano in mente di cambiare casacca e di indossare la felpa della Polizia di Stato saltando sul “Carroccio” del vincitore? Non sarebbe una novità in Riviera visti i recenti cambi di maglia nella maggioranza che guida la città. A sentire i grillini San Benedetto del Tronto sarebbe diventata una piccola Chicago degli Anni Trenta a causa delle infiltrazioni mafiose. Quando denunciano lo smantellamento della Polizia Giudiziaria e le gravissime carenze di organico anche per la Polizia Stradale lo fanno dai banchi dell’opposizione o da quelli della maggioranza? Vogliamo ricordare a Fede e Giorgini che i Cinque Stelle sono al governo del Paese per cui a loro spetta la risoluzione dei problemi e non la denuncia degli stessi sulla stampa.  Al sindaco e ai due grillini che hanno trasformato il loro mandato in un “Win for life” diciamo che la vacanza è finita. Ci aspettiamo fatti e non parole. Vi attende un’opposizione attenta, severa e senza sconti” termina Giorgi.