SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La consigliera d’opposizione Rosaria Falco ha chiesto, due settimane fa, di poter accedere agli atti relativi all’ultimo procedimento disciplinare in piedi contro Roberto De Berardinis, ma in questi giorni l’accesso agli atti le è stato negato. La stessa cosa era successa a metà marzo scorso quando a chiedere gli atti relativi al dirigente degli Affari Generali era stato Valerio Pignotti di Forza Italia, “rimbalzato” anche lui.

Ricordiamo che il dirigente comunale è stato colpito da tre inchieste interne del Comune nel giro di pochi mesi  e  ha trovato da subito l’appoggio di buona parte della minoranza consiliare che in più di un’occasione si è schierata con De Berardinis parlando anche di “natura ritorsiva“, a loro avviso, dei procedimenti (clicca qui). Dietro a due delle tre inchieste contro il dirigente ci sarebbero due denunce di un consigliere di maggioranza e un gran rumore l’ha sollevato anche il fatto che a istruire alcuni di questi procedimenti sia stata la dirigente Catia Talamonti, ritenuta dalla stessa opposizione in “conflitto di interessi” in quanto presidente della Disciplinare ma anche di Picenambiente, la partecipata ricondotta sotto il controllo pubblico da una delibera consiliare istruita proprio da De Berardinis a dicembre in applicazione della Legge Madia, delibera poi impugnata dalla stessa partecipata dei rifiuti nonostante il voto favorevole al controllo pubblico di tutto il consiglio di San Benedetto, socio pubblico principale della Picenambiente Spa.

Il terzo procedimento disciplinare in corso, quello per il quale a Rosaria Falco è stato negato l’accesso agli atti, riguarda proprio la consigliera. La Disciplinare (presieduta dal dirigente Germano Polidori stavolta, in quanto per quest’ultimo procedimento Talamonti ha rilevato in capo a sé un conflitto di interessi)  deve decidere se De Berardinis era autorizzato a trasmettere a Falco una relazione sul processo in corso al Tar di Ancona fra l’ente e la stessa Picenambiente, avente per oggetto proprio la famosa delibera sul controllo pubblico che l’azienda (51% di capitale pubblico) e i suoi soci privati combattono in tribunale. Per questi fatti l’ufficio disciplinare ha sentito qualche settimana fa Falco come “testimone”.

“Caso” De Berardinis, Falco all’Ufficio Procedimenti Disciplinari: poteva avere i documenti su Picenambiente?