GROTTAMMARE – “Il Partito Democratico di Grottammare continua a a tenere alta l’attenzione sull’annosa questione legata alla crisi Auchan”. Così i “dem” grottammaresi sulla questione che vede coinvolto il centro commerciale Orologio il cui destino è appeso al filo delle trattative fra Conad e Auchan per rilevare l’Iper Simply, marchio dei francesi. In questi giorni, poi, verrà presentata al Ministero per lo Sviluppo Economico una interrogazione sullo stato delle cose, visto che c’è in ballo il futuro di molti lavoratori in tutta Italia, quelli di Grottammare compresi.

“Abbiamo realmente timore che questo immobilismo del ministro del lavoro porti ad una gestione del problema senza un coordinamento governativo visto il fallimento del Mercatone Uno. Auspichiamo che il 20 giugno venga definita una soluzione positiva a garanzia dei lavoratori”.

Ecco il testo dell’interrogazione parlamentare sulla questione Auchan-Conad.

Al Ministro dello Sviluppo Economico. Per sapere – premesso che:

il 13 maggio del corrente anno è stato sottoscritto il contratto preliminare per l’acquisizione da parte di Conad del pacchetto azionario di controllo di Auchan Retail Italia SpA, società controllante di Simply/Sma e Auchan SpA;

in data 28 maggio 2019, durante l’incontro fissato presso la struttura per la crisi di impresa del Mise tra i rappresentanti di Conad, Auchan SpA e Sma SpA e i rappresentanti delle segreterie nazionali di Fisascat, Filcams-Cgil, Uiltucs in rappresentanza dei lavoratori coinvolti nell’operazione di acquisizione, i rappresentanti di Conad hanno esplicitato che BDC Italia SpA, il cui capitale sociale è detenuto al 51% da Conad Società Cooperative e al 49% da Pop 18 Sarl, acquisirà il controllo dell’entità societaria che controlla sia Auchan SpA che Sma SpA;

nella stessa occasione, la nuova proprietà ha dichiarato che la sottoscrizione del contratto d’acquisto definitivo dovrebbe avvenire entro l’estate;

sempre per la giornata di martedì è stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori degli ipermercati Auchan e uno sciopero territoriale dei lavoratori Simply, Sma e Auchan, a causa dello stato di forte preoccupazione che riguarda i posti di lavoro coinvolti nell’operazione;

secondo fonti sindacali, riportate anche dal Sole 24Ore, i lavoratori coinvolti dall’acquisizione sono circa 24.500 in tutta Italia (17.751 lavoratori diretti e circa 6.500 addetti nel network di affiliati) di cui 800 impiegati per le funzioni di sede sia centrale che decentrate;

ad oggi, non essendo ancora noto il piano industriale dell’operazione di acquisizione, non vi sono notizie certe relative al futuro occupazionale dei lavoratori coinvolti;

negli ultimi anni i dipendenti delle insegne del gruppo francese hanno subìto il ricorso agli ammortizzatori sociali come solidarietà e cassa integrazione guadagni oltre a pesanti tagli occupazionali a seguito della chiusura di parecchi ipermercati Auchan;

a quanto si apprende da diversi organi di stampa, il perfezionamento dell’operazione è legato al via libera dell’Antitrust che dovrà pronunciarsi, provincia dopo provincia, sulla presenza di situazioni riconducibili all’abuso di posizione dominante;

parallelamente, si avvierà la definizione di un nuovo modello organizzativo con il passaggio, dopo l’approvazione da parte dell’Antitrust, agli imprenditori soci Conad dei punti vendita Auchan, Sma e Simply;

i circa 18mila addetti del gruppo francese hanno appreso dell’acquisizione con una lettera di congedo inviata il 14 maggio da Edgard Bonte, presidente di Auchan Retail Italia, che ha ricordato a tutti i lavoratori che «le nostre attività hanno vissuto difficoltà significative a partire dalla crisi del 2011» che ha colpito i «consumi delle famiglie e i risultati dell’azienda»;

in tutta la Regione Puglia, inoltre, vi sono alcuni grandi punti vendita del gruppo in acquisizione che contano quasi 900 dipendenti diretti e diverse centinaia di lavoratori indirettamente connessi;

al termine dell’incontro odierno, il Mise ha convocato le parti per il prossimo 20 giugno.

se il Ministro interrogato fosse già a conoscenza di quanto riportato in premessa prima della diffusione della notizia di acquisizione e quali iniziative intenda adottare per scongiurare ricadute sul fronte occupazionale e salvaguardare il posto di lavoro degli oltre 24.000 dipendenti coinvolti;

se il Ministro interrogato intenda sollecitare la società acquirente a diffondere, prima del tavolo del 20 giugno prossimo, le informazioni richieste dai lavoratori coinvolti, per il tramite dei sindacati rappresentanti, in merito alla titolarità e alla gestione dei singoli punti vendita, al modello organizzativo che sarà adottato, all’eventualità di esuberi, all’entità delle risorse investite per rilanciare la rete commerciale e alla possibilità di coinvolgere ulteriori soci nell’iniziativa”.