GROTTAMMARE- Sono in servizio dalla scorsa settimana a Palazzo Ravenna 8 nuovi collaboratori “over 30”, reclutati nell’ambito del progetto “La cura del bene comune”, promosso a fine 2018 attraverso i Centri per l’impiego.

La Regione Marche, infatti, ha finanziato per l’intera somma richiesta (50.400 €) il progetto, presentato in rete dai comuni di Grottammare (ente capofila) e Ripatransone.

I fondi erano stati stanziati nell’ambito del Programma Operativo Regione Marche FSE 2014-2020, (Asse 1 – occupazione) per la realizzazione di progetti di crescita, integrazione ed occupazione promossi dai Comuni a favore di soggetti disoccupati.

 

“La cura del bene comune” è un’opportunità di lavoro di 9 mesi per diplomati e laureati, di età superiore a 30 anni, da impiegare per 25 ore settimanali in attività caratterizzate da   straordinarietà e temporaneità, nei seguenti settori:

 

  • tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e urbanistico (1 diplomato geometra per Ripatransone; 1 laurea in architettura per Grottammare;);
  • attività culturali di tutela e valorizzazione dei beni culturali (1 diploma generico, con qualifica di “custode di museo” per Grottammare; 1 laurea in biologia con qualifica di “guida naturalistica”);
  • attività ausiliarie di tipo sociale (1 laurea in scienze pedagogiche per Ripatransone; 1 diploma in servizi socio-sanitari per Grottammare);
  • attività educative e ricreative (1 laurea in scienze della comunicazione per Grottammare)
  • attività specialistiche e ad alto contenuto innovativo (1 diploma generico con qualifica di “disegnatore pubblicitario”, da dividersi tra Grottammare e Ripatransone).

 

 

L’obiettivo prioritario dell’intervento è quello di evitare  l’obsolescenza delle competenze di lavoratori fuoriusciti dal mercato del lavoro contrastando la disoccupazione di lunga durata e rafforzandone l’occupabilità, mediante l’impiego in iniziative finalizzate a qualificarne le professionalità, attraverso un’esperienza lavorativa che accresca le proprie conoscenze e competenze, riducendo così anche i tempi di inattività.