SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito riceviamo e pubblichiamo una nota stampa redatta da Pier Giorgio Giorgi, Claudio Benigni e Roberto Giobbi, rispettivamente vice segretario e segretari di circolo del Pd di San Benedetto. Si tratta di un duro attacco al capo di gabinetto del sindaco Pasqualino Piunti: Luigi Cava.

La presa di posizione si riallaccia a quanto denunciato pochi giorni fa da Bruno Gabrielli. Qui la storia

Gabrielli denuncia presunte pressioni del sindaco Piunti e di Luigi Cava sugli uffici all’epoca della sua “cacciata”

Il comunicato di Giorgi, Giobbi e Benigni.

“Non  c’è tregua nel “Palazzo dei Veleni”! Ė di questi giorni la lettera con la quale il dirigente Roberto De Berardinis, già vice segretario comunale, svela i retroscena della congiura di palazzo che ha portato alla destituzione dalla carica di Presidente del Consiglio comunale di Bruno Gabrielli, il quale fin dall’inizio del suo mandato con il suo dinamismo e la sua rete aveva messo in ombra… l’impalpabile primo cittadino Pasqualino Piunti”.

“Sono due gli elementi che ci colpiscono dello scritto e del racconto che ne fa lo stesso Gabrielli: il “metodo” instaurato da questa giunta di centrodestra e soprattutto  il ruolo di “Richelieu” che Luigi Cava, il vero sindaco di S. Benedetto del Tronto, è riuscito a ritagliare per sé fin dall’inizio”.

I bene informati sostengono che furono di Cava sia l’idea di svuotare Forza Italia, facendo dimettere il coordinatore provinciale Andrea Assenti, sia quella di costituire la lista civica “SiAmo San Benedetto. Sempre a Luigi Cava vengono attribuite tutte “le genialate” proposte in Comune: “Bridge” ovvero… il metodo affinché non si sappia se il primo cittadino sia presente o meno nella sua stanza, tutte le riorganizzazioni interne, le nomine e i vari provvedimenti”.

“Insomma, pare che al Comune non si muova foglia che Cava non voglia. Cacciato da assessore allo sport da Martinelli, sembra essere riapparso con un ruolo da sindaco senza essere stato eletto. Ora, dalla lettera in questione siamo venuti a conoscenza delle pressioni esercitate su De Berardinis per modificare la delibera per la revoca di Gabrielli. Il dirigente si è spinto perfino a giurare sul suo onore allo scopo di garantire l’autenticità delle sue affermazioni”.

“Sui giornali, i sindaci Piunti e Cava ovviamente si affrettano a smentire l’accaduto negando addirittura che De Berardinis sia entrato nei rispettivi uffici. In attesa che anche l’attuale  Presidente del Consiglio comunale smentisca la ricostruzione, facciamo poche, ma chiare considerazioni. Il Palazzo dei Veleni velocemente si è trasformato anche nel luogo della paura. Sì della paura!”

“Da giugno del 2016, ossia da quando in Viale De Gasperi 124 si è insediata la compagine di dilettanti allo sbaraglio del centro destra, non si contano i provvedimenti disciplinari… instaurando un clima di paura… Questo atteggiamento, non solo è tipico della destra più becera, ma soprattutto  è la risposta di chi, non potendo esibire autorevolezza, cerca di surrogare con l’autoritarismo”.

“Fanno riflettere inoltre, i recenti sviluppi della crisi interna alla maggioranza di centrodestra. Una crisi a detta di tutti insanabile con la probabile presa di coscienza da parte dei vertici di Viale De Gasperi dell’ineluttabilità della fine dell’attuale esperienza amministrativa, sia per i mal di pancia di alcuni consiglieri, sia per le rivendicazioni di Gianni Balloni che chiedeva per il suo partito la Presidenza dell’assise comunale. E qui arriva il colpo di teatro, con l’inaspettato passaggio prima di Andrea Assenti e poi di quasi tutto il gruppo di SiAmo San Benedetto nelle fila di Fratelli d’Italia. Una beffa per Balloni che sotto sotto sperava nella nomina. Un colpo gobbo: una genialata del nostro Richelieu?”

“Che sia in atto un vero e proprio “abbandono della nave” ce lo lascia supporre la ventilata nomina di Luigi Cava a presidente della PicenAmbiente, un modo per abbandonare…. andando oltre il mandato del suo stesso datore di lavoro. Noi siamo convinti di una cosa, che gli inganni durano poco. Ci impressiona però il compito che verrà lasciato a chi subentrerà a questa “allegra compagnia di spensierati”.