
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I quartieri vogliono saperne di più circa le sette varianti urbanistiche sotto osservazione da parte della giunta Piunti. Al termine di una riunione della Conferenza dei Presidenti di Quartiere che si è svolta lunedì 20 maggio a Porto d’Ascoli, è stato approvato all’unanimità un documento sulla tematica urbanistica.
“I presidenti di quartiere ritengono di voler approfondire con iniziative e dibattiti l’argomento principe di ogni città e cioè il suo sviluppo urbanistico. La nostra città, anche se con Amministrazioni diverse, ha sempre respinto le iniziative dei privati tendenti a riqualificare singole zone in assenza di una visione più ampia che coinvolgesse l’intero territorio comunale.
Non si può, nell’esaminare i progetti urbanistici proposti, dimenticare che la nostra città è al primo posto nelle Marche come densità abitativa: ecco perché vogliamo aprire un confronto con tutti i cittadini dei nostri quartieri affinché possa esserci una maggiore condivisione possibile su quale dovrà essere lo sviluppo urbanistico della nostra San Benedetto.
Si ribadisce che la nostra iniziativa, che consisterà nello svolgimento di due assemblee pubbliche da tenersi sia al sud che al nord della città solo per motivi logistici e non per evidenziare argomentazioni diverse, ha lo scopo di coinvolgere maggiormente i cittadini su questo importante tema, respingendo sin da ora strumentalizzazioni politiche che non ci riguardano.
Ancora crediamo nella parola espressa dal Sindaco della nostra città, che in una recente Commissione Urbanistica ha tenuto a precisare la condivisione di un percorso partecipativo dei quartieri sul tema dello sviluppo urbanistico della città, anche se rimane in noi la forte preoccupazione di un percorso già iniziato, con la totale assenza di un confronto e di un dibattito preventivo con la città.
Sappiamo benissimo che il Consiglio Comunale è sovrano su ogni decisione in materia urbanistica ed ovviamente ne siamo rispettosi, ma crediamo che temi così importanti non possano prescindere da un approfondito dibattito pubblico da cui possano scaturire le linee guida e la forza necessaria ai nostri rappresentanti pubblici per sostenere uno sviluppo urbanistico equo, perequativo e solidale della nostra città.
Siamo e saremo sempre pronti a dare il nostro corretto contributo ad ogni amministrazione che governa la città, ma pretendiamo rispetto per chi, come noi, opera per il bene e la crescita corretta e armonica della città”.
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Non so perchè ma noto una certa analogia con la Mega-Variante di Gaspari!
Gli standard di verde e servizi sono sottodimensionati in quasi tutta la città, non sarebbe il caso di prevedere nuove cementificazioni, ma di riqualificare i tanti ruderi esistenti.
Forse è il caso di prevedere degli incentivi in tal senso, che rendano più conveniente l’operazione di recupero senza ulteriore consumo di suolo.
Devo dire che un caso simile ha portato di recente alla cementificazione dell’ultima area verde del centro in via Vittorio Veneto, ma in quel caso è passato tutto abbastanza in sordina…
http://www.rivieraoggi.it/2017/05/09/239470/nzalate-fenocchie-erbette-e-cavolfiore/
Sette proposte vengono portate all’ attenzione della popolazione non perchè esse siano oggetto di valutazione e di discussione da parte della stessa ma per una semplice passerella di rito di quanto ,i politici, si accingono ad approvare indipendentemente dai risultati di condivisione o meno da parte della popolazione. Sono scelte fatte nel salotto discreto della contrattazione , scelte che hanno come motore l’interesse particolare ,enfatizzano il particolare e trascurano il complessivo piegando le norme al variare dell’occasione in modo che i progetti non siano da uniformarsi alle prescrizioni di piano regolatore ,ma al contrario è il piano regolatore che deve… Leggi il resto »
Il sig Angellotti Primo ha ben intuito quali siano i problemi urbanistici di fondo. Ogni piano regolatore ha uno standard minimo da rispettare quanto a verde parcheggi scuole ecc ecc; il DM 2.4.68 prevede che questi non debbano in nessun caso scendere (.INDEROGABILMENTE)sotto i 18 mq/ab;la regione ha prescritto almeno 21 mq /ab nelle nostre norme tecniche di attuazione(mai revocate ,modificate e quindi sempre vigenti)prevede per il nostro PRG 24 mq/ab; I conteggi che erano alla base del PRG 90 erano conteggiati erroneamente (con metodi poco precisi) con un quantitativo superiore al reale di oltre 100.000 mq.peccato (veniale con i… Leggi il resto »
Infatti è appunto questo il problema da cui bisogna partire, se nessuna delle amministrazioni che si sono succedute ha avuto mai il coraggio di affrobtare politicamente le scelte che si dovrebbero fare con una seria programmazione dello sviluppo futuro ella città, nessuno si e voluto assumere l’onere di quanto meno dire che tipo di città abbiamo in mente per i nostri figli, allora che si faccino le necessarie verifiche tecniche, e solo allora si può cominciare a discutere se la città ha ancora bisogno di metri quadrati o ne ha già a sufficenza o forse anche troppi
Poveri noi