Foto, in gallery e nel pezzo, di Milena Casciaroli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un concentrato di energia, amarcord e sana musica.

Si potrebbe sintetizzare così il concerto dei Negrita, svoltosi il 22 maggio a San Benedetto, in un Palariviera gremito per l’occasione. Ma non basterebbe.

 

Il tour, nato per celebrare nel migliore dei modi i loro 25 anni di rock’n’roll, ha fatto tappa in Riviera e il pubblico presente ha applaudito a lungo la band toscana capitanata da ‘Pau’.

La platea ha ascoltato, e cantato, i classici dei Negrita, con l’aggiunta anche di brani che non erano mai stati eseguiti dal vivo in passato.

Apertura con “Il gioco” tra applausi scroscianti. “Siamo qua a celebrare i nostri 25 anni di attività. Siamo contenti di essere qui da voi e grazie, davvero”, questo il saluto di Pau al pubblico sambenedettese.

Si prosegue con “I ragazzi stanno bene”, altro brano d’eccellenza della band. “La tua canzone” scatena la folla e gli applausi aumentano.

Pau interagisce spesso con il pubblico presente che apprezza e ricambia. E arriva “Hemingway”. Subito dopo un pezzo che ha fatto la storia della band ma anche della musica: “In ogni atomo”. Pau afferma: “È una canzone dedico a chi si segue dagli anni ’90. Un atto d’amore nei vostri confronti”. La platea canta insieme ai Negrita.

“Brucerò per te” regala emozioni. La scelta di “Greta”, spiega Pau, è dettata dall’acustica. Un brano nascosto per un po’ nel cassetto e rinato per questo tour, dichiara il cantante.

“Scritto sulla pelle” fa scattare il battimani della platea, a ritmo delle vibranti note. Si va avanti con “Il libro in una mano, la bomba nell’altra”. I Negrita portano un po’ di Argentina eseguendo “Tuyo” di Rodrigo Amarante. Swing time con “Malavida en Buenos Aires”.

Sorprende, e piace, la rivisitazione di “Cambio” in chiave acustica tendente al country. Brano famoso anche per essere presente nel film “Così è la vita” di Aldo, Giovanni e Giacomo. “Il giorno delle verità” affascina la platea che si fa trascinare dal suono delle chitarre.

Ovazione per “Magnolia” con il pubblico che canta a squarciagola il ritornello della storica canzone. E l’estasi prosegue con “Ho imparato a sognare” con tante persone che, come una dolce marea, si alzano dai propri posti e raggiungono il sottopalco per farsi cullare dalla sonorità.

Il Palariviera si trasforma in una festosa piazza e i Negrita arringano la folla. Si parla anche di politica “Suoneremo un pezzo che ci riporta nel 2004. Ai tempi di Berlusconi, Bossi…che nostalgia…si stava meglio quando si stava peggio, è proprio vero” scherza Pau riferendosi al momento attuale del Paese in chiave di Governo. Ed ecco “Sale”.

Conquista la platea la versione acustica di “Radio Conga”, Pau affida il ritornello ai presenti che non deludono le aspettative. “Rotolando verso sud” si conferma tra i brani più amati che il pubblico sente suo a 360 gradi. Ecco “No Problem” e subito dopo un altro grande classico: Mama Maè”. E il pubblico balla in maniera sfrenata.

Ovviamente c’è l’immancabile bis. Band che esce di scena e il pubblico urla” Fuori, fuori, fuori”. Alla fine il gruppo torna sul palco ed esegue “Adesso basta”, “Dannato vivere” e “Che rumore fa la felicità?”. Dedica speciale e commovente per un’amica di Pau, Sonia di Ancona, che ha perso oggi il padre: “Non torneranno più”.

Chiusura del concerto con “Gioia infinita”, la canzone che probabilmente unisce di più, quasi in un corpo solo, Negrita e fan. Cuori che battono insieme e all’impazzata gridando al cielo che la gioia è infinita. È sempre un bene ricordarlo. Il pubblico si riversa nuovamente verso il palco per abbracciare la band toscana.

Alla fine giù tantissimi, meritati, applausi per due ore abbondanti di musica con la m maiuscola e platea ai piedi di Pau & Company.

Nostalgia e grandi sorrisi, nei volti di coloro che erano presenti al concerto, sono nitidi all’uscita della sala sambenedettese.