SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Marco Trionfante è finalista, per la terza volta, al XXIII Concorso Nazionale Letterario e Poetico “Mario Dell’Arco”, promosso dall’autorevole Accademia “Giuseppe Gioachino Belli” di Roma, epicentro culturale di indubbia fama a livello nazionale e internazionale.

Il premio è strutturato in cinque sezioni di gara: Poesia in Lingua Italiana, Poesia in Dialetto, Pubblicazione di taglio giornalistico, Arti Figurative, Sezione ”Green”, per ragazzi di età non superiore ai tredici anni, e gode del patrocinio della Presidenza della Repubblica, delle Camere del Senato e dei Deputati, della Presidenza del Consiglio Regionale e della Giunta Regionale del Lazio nonché del sostegno del Sindaco, dell’ Assessorato alla Cultura e Sviluppo di Roma Capitale.

L’Accademia “Gioachino Belli”, in occasione dell’organizzazione del premio ha conseguito, nel corso degli anni e più volte, il riconoscimento e l’approvazione della Presidenza della Repubblica, ottenendo prestigiosi riscontri, come le Targhe ufficiali con la Stella della Repubblica, famoso emblema nazionale dai Presidenti emeriti On.le Carlo Azeglio Ciampi e On.le Giorgio Napolitano.

Ente accreditato di qualità e natura morale dal Ministero Beni Culturali, ha vinto, per ben quattro volte, (1991,1999, 2003 e 2004) il notissimo premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre ad essere ufficialmente riconosciuta presso tutti gli Istituti Pubblici e Privati fino ad essere istituzionalizzata da Roma Capitale.

La cerimonia della finalissima del Concorso Poetico Letterario “Mario dell’Arco” – edizione 2019, è fissata a Roma, il giorno 22 giugno alle ore 12, alla presenza di prestigiosi ospiti, tra i quali autorevoli letterati e personalità politiche.

Una bellissima occasione per Marco Trionfante, napoletano ma sambenedettese di adozione, regista, attore teatrale e cinematografico, che ha partecipato con un’opera inedita nella sezione “poesia in dialetto”, classificandosi finalista tra le centinaia di partecipanti e, per questo, insignito con attestato alla finale di Genzano.

“Questo riconoscimento mi rende davvero felice – ha dichiarato Trionfante – in virtù dell’importanza che esso vanta nel mondo culturale. Sono un autore di opere teatrali e cinematografiche Siae da oltre 10 anni ma amo fare “incursioni” nella poesia con il mio dialetto. Per un attore di teatro il dialetto è fondamentale come affermava il Premio Nobel Dario Fo, rivolgendosi ad un immaginario aspirante attore: «Quando imparate un testo cercate di tradurlo prima con parole vostre, e poi nel vostro dialetto, se ne avete uno».

“È una grande sfortuna per un attore non possedere un dialetto come fondo alla propria recitazione; Ho conosciuto attori che ne erano privi; dicevano le battute, proiettando fonemi piatti, asettici e senza nessuna musicalità nei toni e nelle cadenze” – conclude Marco Trionfante.