MONTEPRANDONE – Contrastare una spregevole piaga della società che nei tempi di oggi viaggia, purtroppo, anche sul Web.

“E adesso basta!” è il progetto dell’associazione di Monteprandone C’era una Volta contro il bullismo, patrocinato dalla Regione Marche. Una prima presentazione si è svolta presso l’Isc Nord di San Benedetto e nella Scuola Primaria Moretti per sensibilizzare gli alunni. Si terrà il 22 maggio al Concordia di San Benedetto: alle 18 spazio agli alunni della 4’C dell’Isc Nord della scuola primaria Moretti, alle 21 ecco gli studenti della 5’C. Ingresso libero.

Il 18 maggio si è svolta la conferenza di presentazione al Caffè Soriano con il Consigliere Regionale Fabio Urbinati, il Presidente della Asd C’era Una volta Clelia Cristina Spotorno, l’insegnante di Teatro Maria Egle Spotorno oltre alla Vicepreside della Scuola Primaria, la Maestra Paola Bartolozzi.

Clelia Cristina Spotorno: “Vogliamo dare ai giovani il messaggio del rispetto. Puntiamo sull’aspetto emotivo dei ragazzi. Oltre alla parte sportiva, senza competizione, di Giochi con il Cuore, curiamo la parte teatrale in maniera professionale con l’insegnante Maria Eagle Spotorno. Questo progetto era nella mia mente da svariato tempo essendo un tema molto sentito nella società attuale. Un argomento delicato. Le parole sono importanti e possono fare male, questo spieghiamo ai giovani per far comprendere il significato di certi termini e insulti. Ma spieghiamo anche cosa significano i complimenti e la loro importanza”.

Maria Eagle Spotorno: “Abbiamo scelto un percorso. Adattamento voluto per far comprendere il significato di bullismo, mescolando situazioni reali e attuali alle fiabe. Differenza di stato sociale, diversità e ingenuità. Questi i temi affrontati insieme ai giovani. Si gioca con le luci e le musiche, i bambini creano la scenografia interpretando i sentimenti con testo e corpo. Con i personaggi delle fiabe avviene un’interazione per agevolare la conoscenza. Un percorso che porta ad una conquista positiva. I ragazzi, infine, capiscono che ci sono cose che fanno male ma allo stesso tempo comprendono come non far del male. Questo messaggio è molto importante. Non solo serietà ma anche tanta leggerezza nello spettacolo che durerà un’ora”.

Paola Bartolozzi: “Ho fatto di tutto per far attuare il progetto ai nostri ragazzi data la grande importanza del significato. In scena ci sono anche bambini stranieri o portatori di handicap, serve a loro per avvicinarsi a tutti gli altri. Gli alunni hanno risposto bene e partecipato con entusiasmo alla realizzazione dello spettacolo. Abbiamo lavorato molto per far comprendere il significato di certe parole, sono una docente di italiano, e che con i sentimenti non si scherza. Ci vogliono rispetto e tutela per tutti, senza distinzioni”.

Fabio Urbinati: “Sono progetti che la Regione approva e appoggia. Di recente abbiamo inserito una norma per contrastare i degradanti fenomeni di bullismo e cyberbullismo. La Regione ha puntato tutto sulla sensibilizzazione, la cultura di far comprendere la prevenzione. E’ importante che certi episodi non accadano, quando ciò non avviene è una sconfitta per tutto il sociale. San Benedetto su questi progetti è stata una delle città più attive e questo fa enormemente piacere”.

Gli organizzatori invitano le famiglie a partecipare al Teatro Concordia per assistere allo spettacolo poiché il tema trattato è molto importante per i giovani di oggi che si stanno affacciando alla vita adulta.