GIULIANOVA – Criminali “disturbati” dai carabinieri prima di agire. E’ successo alle prime ore del 17 maggio a Pagliare di Morro d’Oro vicino Giulianova. I militari del Nucleo Radiomobile di Giulianova sono tempestivamente intervenuti presso la filiale di Banca Intesa dove erano stati visti due individui aggirarsi, con fare sospetto, nelle vicinanze.

I due, alla vista dei militari, si sono dati immediatamente alla fuga riuscendo a raggiungere il tetto della banca, mentre, nel frattempo, sopraggiungevano, in rinforzo, i carabinieri di Notaresco e Silvi Marina che circondavano l’area.

Tutto l’edificio è stato ispezionato dai carabinieri, locale per locale: alla fine i due malviventi si erano, appunto, nascosti sul tetto. Vicino a loro due borsoni contenenti trapani, grimaldelli, attrezzi da scasso, abiti di ricambio, uno strumento a ventosa per il taglio e l’asportazione dei vetri e, particolare inquietante, delle fascette in plastica.

Dopo la cattura si è appurato che i due, entrambi campani (27 e 33 anni), erano soliti compiere rapine con sequestro di persona ai danni di istituti di credito. Individui molto scaltri ed in possesso di strumenti particolarmente sofisticati, avevano rimosso il vetro blindato di una finestra posta al piano terra della banca. Avevano, inoltre, già ricostruito le cornici metalliche poste attorno al vetro, fissandole con del nastro biadesivo per non destare alcun sospetto di manomissione degli infissi.

Una volta all’interno, servendosi di uno strumento munito di potenti ventose in grado di sostenere il peso di un vetro blindato, avrebbero richiuso il varco creato nella finestra per poi attendere, al mattino, l’arrivo degli impiegati dell’istituto di credito dove era previsto l’arrivo di un portavalori carico di denaro contante. Le fascette di plastica sarebbero dovute servire ad immobilizzare i dipendenti della banca, legando loro polsi e caviglie per impedire di dare l’allarme, assicurandosi così la fuga indisturbata.

I carabinieri hanno mandato all’aria tutti i loro loschi piani. Sono in corso indagini per accertare eventuali complicità in zona dei due malfattori.