SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dieci punti in sei partite e soprattutto nove nelle ultime quattro nelle quali, se si eccettua l’enigmatico secondo tempo di Rimini (nella prima frazione la Samb aveva giocato con i riminesi come se fosse squadra di categoria superiore), la Samb ha sempre vinto e sempre segnato tre gol. Un quarto delle reti realizzate nel campionato arrivano dalle ultime quattro partite, con Stanco, secondo capocannoniere del girone se si escludono i calci di rigore, che ne durante la seconda gestione Magi ne ha messe a segno ben cinque, con una ulteriore nutrita quantità di occasioni.

Numeri che testimoniano una metamorfosi, forse tardiva, della squadra, forse definitiva a confronto con il bel ruolino di marcia quando al timone della Samb vi era Roselli e Rapisarda e compagni, nei mesi di novembre e dicembre, correvano secondi solo alla vincitrice del campionato, il Pordenone.

Una Samb finalmente a somiglianza del suo allenatore, come non gli era riuscito nelle prime quattro partite del campionato, quando il 4-3-3 pensato d’estate è naufragato dopo 30 minuti spettacolari. Magi II La Vendetta, verrebbe da dire, anche se il tecnico pesarese mostra un animo mansueto che però, in queste ultime partite, abbiamo notato più grintoso a bordo campo rispetto al primo periodo rossoblu.

Restano i gol presi in difesa, sempre superata nelle ultime sei gare, anche a Fermo quando la gara, tranne in un paio di occasioni, è stata controllata alla grande. In attacco, oltre all’inamovibile Stanco (che errore toglierlo a Rimini) e al frizzante Di Massimo (prontissimo per i play off) scalpita un fuoriclasse per la categoria come Russotto. Un tridente che difficilmente vedremo a Vicenza o a Bolzano contro il Sudtirol (le due possibili avversarie, domenica prossima, in attesa di conoscere se il Monza vincerà o meno la Coppa Italia di Serie C) almeno dal primo minuto, perché squadra che vince non si tocca.

Probabile il ritorno di uno tra Rocchi e Gelonese per affiancare Signori, con Ilari “finto” trequartista e la coppia Di Massimo-Stanco pronta per colpire ancora. Sarà una gara di nervi prima che di colpi di classe. In caso di vittoria, unico risultato possibile, l’entusiasmo a San Benedetto arriverebbe a mille. In caso di esito diverso, resterebbe il rammarico di una squadra che ha faticato tantissimo per arrivare ad una sua dimensione accettabile sulla base delle proprie qualità.

Si dovrebbe ripartire dalla riconferma di 7-8 undicesimi della formazione titolare e programmare il futuro. Magari con Magi. Ma questo è un altro discorso.