SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La questione stadio è più viva che mai. Alcune polemiche si trascinano dal 23 marzo, quando in consiglio Bruno Gabrielli fece notare che per la gestione del Riviera si era pervenuti a due affidamenti diretti senza emissione di un nuovo bando paventando anche un possibile intervento della Corte dei Conti. Ad ogni modo, con atto del 30 aprile firmato dalla dirigente Catia Talamonti in cui si avviava una consultazione di mercato al fine di emettere il bando, il valore di quell’affidamento di 5 mesi veniva valutato sotto ai 40 mila euro, una cifra che rappresenta la soglia massima di legge per gli affidamenti diretti.  (clicca qui per l’atto).

Ieri una doppia commissione è tornata sull’argomento. Fra le maglie degli scambi dialettici fra maggioranza e opposizione c’è un dato tecnico che ha spiegato ai consiglieri proprio dalla dirigente del Comune Catia Talamonti. “E’ stato necessario l’affidamento diretto perché l’alternativa sarebbe stata l’internalizzazione del servizio” ha detto ieri la dirigente che ha pure annunciato che il bando è pronto ed è stato inviato già inviato alla Centrale Unica di Committenza.

Il bando pubblico per la gestione del Riviera si dovrà concretizzare entro l’estate visto che l’attuale affidamento diretto alla Samb scade il 31 agosto. Ovviamente la questione si lega alla proprietà della Samb perché è difficile immaginare che quella struttura, che al momento è sfruttata quasi solo per le partite dei rossoblu, possa essere gestita da altri soggetti. Ma cosa prevede la bozza di bando che il Comune ha già preparato?

Il capitolato del bando, assieme al piano economico finanziario, che evidentemente si devono considerare come bozze poiché la pubblicazione avverrà in seguito, sono già state pubblicate nell’Albo Pretorio del Comune di San Benedetto il 2 maggio. Andiamo a vedere cosa prevedono. Innanzitutto la durata della concessione dello stadio ai futuri gestori sarà di 5 anni e il valore economico è stimato attorno ai 219 mila euro. Qui di seguito il piano economico finanziario redatto dagli Uffici di Viale De Gasperi che mette in luce entrate ed uscite. Notiamo innanzitutto che il Comune darà un contributo di 50 mila euro e ne chiederà indietro, a titolo di canone concessorio, 20 mila.

Guardando poi la bozza del capitolato si nota come il Comune abbia deciso di riservarsi 20 giorni durante l’anno per eventi e manifestazioni sportive e non (pensiamo ai concerti ndr.). Queste attività extra-campionato , tra l’altro, potranno essere svolte, previa comunicazione al Comune, anche da chi si aggiudicherà la gestione dello stadio. Come detto, però, si tratta di una bozza che potrebbe  essere modificata.

Questo lo diciamo anche in ragione del fatto che il Comune stesso, con la redazione del piano economico e della bozza di capitolato, ha avviato una consultazione preliminare di mercato. Si tratta di uno strumento introdotto dal codice degli appalti del 2016 e non è altro che un modulo, che esperti del settore e partecipanti al mercato potranno compilare e in cui possono fornire dei contributi tecnici per la maggiore valorizzazione dello stadio. In pratica si tratta di “suggerimenti” per migliorare le soluzioni tecniche, di gestione e organizzazione dell’impianto.

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