Le polizze assicurative rientrano nella categoria dei contratti aleatori e cioè sono quella tipologia di contratti per la quale non è dato sapere in anticipo vantaggi e svantaggi, sia per il contraente che per la compagnia assicurativa. I motivi per la quale le assicurazioni sulla vita vengano scelte varia dall’aumento della sicurezza previdenziale o come integrazione della propria situazione previdenziale, una maggiore sicurezza in seno alla salute e alle cure mediche o semplicemente come forma di investimento e tutela per il futuro della propria famiglia. Andiamo ad analizzare il tutto più nello specifico, grazie al contributo del sito www.chescelta.it, il quale offre una variegata e approfondita quantità di articoli e guide capaci di guidare al meglio nel mondo delle assicurazioni sulla vita.

Contrante, compagnia, beneficiario

Appurato cosa sia un’assicurazione sulla vita è importante precisare che gli attori coinvolti nella stipula di un contratto sono oltre al contraente e alla compagnia assicurativa che si occupano della sottoscrizione del contratto e delle clausole da attivare sullo stesso, l’assicurato ed il beneficiario. Nella maggior parte dei casi l’assicurato è il contraente sono rappresentate dalla stessa persona. È il contraente che assicura se stesso per diverse ragioni che possono includere morte, malattia, infortunio e numerose altre tipologie di casi. Il beneficiario invece può essere il soggetto contraente stesso ma solitamente è il coniuge, i figli o un parente stretto. Il beneficiario è colui che alla scadenza del contratto o alla morte dell’assicurato beneficerà della liquidazione della polizza e che realmente beneficerà dei vantaggi della stessa.

Tipologie di polizze

In linea di massima, nonostante le polizze siano largamente personalizzabili includendo o togliendo opzioni dal contratto, si raggruppano sostanzialmente in tre principali tipologie. L’assicurazione caso vita è la prima tipologia che andremo ad analizzare. Questo tipo di contratto prevede che sia corrisposto la buonuscita o una rendita al contraente nel caso in cui alla scadenza del contratto sia ancora in vita. Nel caso di premorienza, i benefici non vanno totalmente persi ma, a seconda del contratto stipulato, la liquidazione viene rivalutata e versata ai beneficiari in vita o agli eredi naturali. Questa soluzione è vista soprattutto come un’integrazione previdenziale o l’assicurazione di una rendita nel momento in cui se ne avrà bisogno in futuro. Rappresenta, dunque, un investimento per se stessi, fondamentalmente, per aumentare la qualità della propria vita e della propria economia. Questa soluzione prevede altre sottocategorie che sono rappresentate dalla rendita immediata, dalla rendita differita oppure a capitale differito. L’assicurazione caso morte prevede, invece, il pagamento della liquidazione al beneficiario alla morte dell’assicurato. È un prodotto che viene scelto principalmente per tutelare i propri cari in caso di morte oppure è una soluzione che viene scelta per salvaguardarli dal peso di mutui, prestiti e altre forme di credito sottoscritte dal defunto. Chi sottoscrive un mutuo o un prestito obbligatoriamente deve sottoscrivere anche questo tipo di polizza per tutela della compagnia e della famiglia stessa del contraente. La polizza vita mista raggruppa i principali vantaggi sia della polizza caso morte che vita. Solitamente il premio versato va ad alimentare diversi fondi che andranno poi a coprire in parte la liquidazione finale e le clausole accessorie che solitamente rappresentano assicurazioni sanitarie su invaliditàinfortuni malattie.

Rendite delle polizze

La rendita delle polizze è strettamente correlata alla tipologia di contratto che abbiamo deciso di stipulare e alle condizioni che ci sono state offerte dalla compagnia assicurativa. Nel computo del rendimento vanno sottratti i costi che hanno una percentuale annua. Sono i cosiddetti “caricamenti” che sono utilizzati dalla compagnia assicuratrice per coprire gli oneri di emissione e gestione dell’assicurazione e pagare gli intermediari distributori. Costi eccessivamente alti riducono l’effettivo vantaggio della polizza e uniti alla tassazione unica al 26% in vigore su questa tipologia di prodotti rischiano di vanificare ogni vantaggio.