Doppia Faccia Puntata 5 – Filippo La Porta: “Volevo fare l’edicolante. I libri sono come un’ascia spaccaghiaccio. Nelle Marche trovo la vera Italia”

CUPRA MARITTIMA – Una intervista nell’ex sala d’aspetto della stazione di Cupra Marittima, trasformata in una Biblioteca Comunale. Con Filippo La Porta, tra i massimi critici letterari e saggisti d’Italia, ci siamo incontrati prima della sua presentazione pubblica del libro Disorganici. Maestri involontari del novecento (edizioni Storia e Letteratura 2019).

Un viaggio nella letteratura del Novecento ma anche nella realtà di oggi, tra rapporti intergenerazionali, differenze tra Roma e la provincia picena, libri da leggere e previsioni sul futuro, con un pizzico di ironia. Da ascoltare, come al solito, perché sentire parlare La Porta, come sempre, è un grande piacere.

Il più grande critico letterario e saggista d’Italia? 

Nelle Marche trovo quella moderazione che serve al giorno d’oggi. Altro che la mia Roma…

Ma mica volevo fare il critico letterario, da piccolo mi piacere essere un edicolante

I più grandi? Camus, secondo me. Ma anche Orwell, Primo Levi e Pasolini degli Scritti Corsari

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