SAN BENEDETTO DEL TRONTO  – “I cittadini di San Benedetto hanno il diritto di bere l’acqua delle fonti montane, anche perché c’è scritto che quella è la provenienza nelle bollette”. La denuncia arriva dagli ambientalisti che radunano la stampa a cavallo dell’allarme sulla qualità delle acque che è seguito al rapporto che l’Arpam ha fatto al Comune di San Benedetto, avvisando che dalle analisi i pozzi della Sentina e di Fosso dei Galli contenevano contaminazioni.

Sulla questione avevamo sentito la stessa Arpam che diceva che l’acqua dei pozzi in questione non era destinata ai rubinetti (clicca qui). Ma Ambiente e Salute nel Piceno, che interviene assieme a Paolo Prezzavento di Legambiente e all’ex consigliere regionale e storico ambientalista Pietro D’Angelo, è di avviso diverso. “In un recente convegno del Ciip del 22 gennaio si dichiarava che l’acqua prelevata dai pozzi di Fosso dei Galli veniva immessa nella rete dell’acqua potabile” dice l’esponente di Ambiente e Salute Nadia Mazzarella ” e dai dati del bilancio Ciip questo emungimento avviene dal 2017″ continua l’ambientalista che su questi pozzi aggiunge: “Si trovano a pochi metri di distanza dal Tronto quindi pescano acqua (in ogni caso poi destinata al processo di potabilizzazione) dalla falda del fiume”.

“Da un mese abbiamo chiesto l’accesso agli atti del Ciip, vogliamo le analisi sulla qualità dell’acqua in uscita dai pozzi di Fosso dei Galli e in uscita dal potabilizzatore” aggiunge invece Massimo Bartolozzi che rivela di aver anche incontrato il presidente del consorzio idrico Giacinto Alati. “Abbiamo fatto due incontri, ci hanno anche invitato a visitare l’impianto Ciip in zona Scopa ma le analisi non ce le hanno date”.

“Siamo in un periodo di emergenza idrica ma le emergenze sono temporanee e questa rischia di diventare una cosa definitiva” è invece la chiosa dell’ex esponente dei Verdi e ex presidente della Riserva Sentina Pietro D’Angelo che continua: “Guardando le bollette i cittadini vedono che la loro acqua arriva da fonti montane come Capodacqua, Pescara, Foce e Sassospaccato ma invece è miscelata con acqua di pozzo. Credo che legalmente sia acqua potabile ma qual è la sua qualità?” chiude D’Angelo.

In ogni caso, il 2 maggio l’amministrazione comunale ha convocato per il 2 maggio Arpam, Provincia e Asur, un incontro che potrebbe essere chiarificatore di quanto sta accadendo in questi giorni sul tema acqua. “Abbiamo chiesto di esserci anche noi, vogliamo fare delle domande” avvisano da Ambiente e Salute.

 

Ambiente e Salute nel Piceno con i suoi membri Massimo Bartolozzi, Nadia Mazzarella, Lorenzo Olivieri e Alfredo Vitali parlano di acqua e depurazione. La lente di ingrandimento è sulal qualità delle acque di Porto D'Ascoli dopo il rapporto di Arpam sulla contaminazione dei pozzi di Fosso dei Galli. Con loro l'ambientalista e ex presidente della Riserva Sentina Pietro D'Angelo

Gepostet von Riviera Oggi am Samstag, 27. April 2019