SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il consigliere comunale Mario Ballatore risponde alle critiche del consigliere regionale M5S Peppe Gi0rgini sull’uso di casse di polistirolo al porto di San Benedetto.

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A distanza di alcuni mesi, sono costretto ad intervenire nuovamente sulla questione delle casse in polistirolo in uso al mercato ittico di San Benedetto del Tronto, poiché il consigliere regionale Giorgini, si ostina a non voler comprendere alcune cose elementari a riguardo.

Tralasciando la questione della sproporzione del costo delle alternative proposte dallo stesso e premettendo che già il 70% del pescato viaggiava in casse di polistirolo, è d’obbligo ricordare che il passaggio integrale alle stesse è stato richiesto a gran voce dalla marineria e l’Amministrazione ha supportato tale iniziativa rimodulandola e fissando dei paletti al fine di ridurre l’impatto ambientale, vedi l’obbligo per tutte le imbarcazioni di acquistare un unico formato di cassetta, lo stesso che viene utilizzato dai commercianti nella fase post asta. Tale accorgimento ha consentito di evitare quello che accadeva in passato, ossia che i commercianti fossero costretti a riposizionare il pescato in altre casse buttando quelle provenienti dalle imbarcazioni.

Appare evidente quindi una notevole riduzione delle casse di polistirolo all’interno del mercato ittico, di gran lunga superiore al leggero aumento delle stesse sulle imbarcazioni, a dimostrazione della sensibilità ambientale di chi governa la città.
Leggendo le dichiarazioni del consigliere regionale, noto molta confusione e scarsa conoscenza delle dinamiche portuali, in quanto dovrebbe sapere che i rifiuti conferiti nel cassone posizionato all’interno del mercato ittico non provengono , se non in una percentuale risibile, dalle casse di polistirolo commercializzate all’interno dello stesso, bensì da tutt’altri canali (commercio extra asta, pesce di importazione e cattiva abitudine di conferimento di molti commercianti che non acquistano all’asta).

Invito il signor Giorgini ad ottimizzare meglio le ore che dedica all’esercizio della sua funzione di consigliere, in quanto lautamente retribuite dai cittadini marchigiani, invece di tornare su questioni chiarite da tempo.

In riferimento alla mia delega, visto che contesta la scelta del Sindaco, lo invito a visionare il mio curriculum e a fornire il suo, sempre che non lo ritenga superfluo visto che ormai sembra ritenersi il “novello polimata” della Riviera.