SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una commissione capigruppo convocata per parlare della questione stadio e mai celebrata. Alle 18, infatti, si doveva tenere una riunione di tutti i capigruppo del consiglio comunale per discutere della convenzione fra Samb e Comune per la gestione del Riviera delle Palme ma l’opposizione si è rifiutata di farla celebrare in quanto la materia non è competenza di quello specifico organo.

In realtà la riunione non doveva decidere nulla visto che l’assise l’ok a montare gli 8 mila seggiolini in tribuna l’ha già dato mentre l’oggetto della riunione, la convenzione per la gestione del Riviera, è un atto emanato con determina dirigenziale dagli uffici di Viale De Gasperi, non dal consiglio. Anche se, in realtà,  qualche strascico politico quell’atto ce l’aveva avuto: Bruno Gabrielli, nell’ultima riunione dell’assise aveva infatti fatto emergere che la convenzione stessa fosse arrivata alla terza proroga consecutiva senza che il Comune avesse ancora emesso un bando pubblico. Un percorso che per il consigliere poteva essere oggetto di interesse della Corte dei Conti circa la sua regolarità.

“Non è di competenza del consiglio comunale discutere in quella sede (la capigruppo n.d.r.) di un atto emesso dagli uffici comunali” spiega ai nostri microfoni Rosaria Falco che racconta che alla riunione erano presenti anche i dirigenti Rosati e Talamonti e l’assessore allo sport Pierluigi Tassotti che successivamente, quando si stava per decidere per l’annullamento della seduta, sono stati fatti uscire. “Tutta l’opposizione si è rifiutata di iniziare i lavori, non sarebbe stato un comportamento aderente al regolamento”. La commissione, a quanto riporta sempre Falco: “è stata convocata dal presidente del consiglio Giovanni Chiarini che ci ha detto di aver agito su sollecitazione del sindaco”.

“Non c’è scritto in nessun regolamento che la commissione capigruppo, che si convoca solo per motivi organizzativi prima di un consiglio comunale e con degli atti sul tavolo che quell’organo deve approvare, si debba occupare di una determina degli uffici” ci dice invece sentito al telefono Giorgio De Vecchis che continua: “Non si può convocare formalmente un organo per parlare di una cosa non di sua competenza”.