SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Consiglio di Amministrazione del Centro Agro-Alimentare Piceno Spa ha trasmesso il seguente comunicato stampa afferente al “Piano di Risanamento Centro Agro-Alimentare Piceno SpA,approvato dal CdA CAAP il 29 marzo scorso e che verrà illustrato, a breve, all’Assemblea dei Soci CAAP che verrà convocata per riunirsi nei primi gioni del mese di maggio:

“La compagine societaria della Partecipata Pubblica Società Centro Agro-Alimentare Piceno Spa (siglabile Caap S.p.A.), è composta da 22 Soci, di cui sette Soci pubblici (che detengono complessivamente il 96% delle quote azionarie) che sono: Comune di San Benedetto del Tronto (43,17%), la Regione Marche (33,87%), la Provincia di Ascoli Piceno (6,96%), la Provincia di Fermo (5,35%), La Camera di Commercio di Ascoli Piceno (2,24%), la Camera di Commercio di Fermo (2,02%) ed il Comune di Monteprandone (2,37%). Il Capitale sociale versato e sottoscritto è pari ad euro 6.289.929,00″.

“Dal 25 settembre al 31 dicembre 2017 il Cda ha provveduto ad avviare una politica di razionalizzazione e contenimento dei costi di gestione e di rilancio dell’attività propria della C.A.A.P. S.p.A., sistemando a fine anno il bilancio di esercizio, ossia depurando voci inerenti ad esempio: i crediti inesigibili, crediti per imposte anticipate, sopravvenienze. Nel 2018 è continuata in modo più stringente l’attività di contenimento dei costi ed implementata l’attività di gestione immobiliare. Nonostante la forte riduzione dei costi già dalla fine di febbraio 2019, il Cda si è reso conto che quanto già fatto non era bastante per chiudere l’anno 2019 in pareggio, pertanto immediatamente e senza indugio, si è attivato per predisporre il piano di risanamento che viene manifestato così riassunto”.

“Il Cda del Centro Agro – Alimentare Piceno spa in data 21.11.2017 inviava una lettera al Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, struttura competente per il controllo e il monitoraggio sull’attuazione delle disposizioni contenute nel Testo Unico D.Lgs  175/2016, per porre un quesito preciso: se il Caap spa fosse assoggettato o meno al Testo Unico in materia di partecipazione pubblica, D.Lgs. 175/2016″. Il “Mef” finalmente, in data 22/03/2019 ha risposto al CAAP SPA  affermando che: “il Caap spa è una società di diritto privato a prevalente partecipazione pubblica, pertanto rientra nell’ambito oggettivo di applicazione del TUSP come definito dall’art. 1 della citata normativa, ove al comma 1 specifica che: le disposizioni del presente decreto hanno a oggetto la costituzione di società da parte di amministrazioni pubbliche, nonché l’acquisto, il mantenimento e la gestione di partecipazioni da parte di tali amministrazioni, in società a totale o parziale partecipazione pubblica, diretta o indiretta”.

 PRINCIPI DI REDAZIONE DEL PIANO DI RISANAMENTO La qualifica di un piano come “piano di risanamento” si fonda, purtroppo,  sull’esistenza di uno stato attuale di crisi della Società Caap Spa, nella volontà del management di ripristinare le fisiologiche condizioni di attività aziendale. Il Caap è comunque proprietario di gran parte delle infrastrutture esistenti nel Centro Agro-Alimentare San Benedetto del Tronto, mentre circa il 40% degli immobili è già stato privatizzato a undici primarie società del settore Agro-Alimentare, ivi insediate . Il piano rappresenta anche una guida per l’azione futura, sia per il management, sia per gli interlocutori coinvolti; in effetti, il piano deve consentire di confrontare gli esiti attesi con i risultati consuntivi, onde permettere, in caso di scostamenti, rimodulazioni delle azioni ancora da intraprendere, o cambiamenti nel piano di risanamento stesso. Nella redazione del Piano di risanamento, il Cda ha applicato i seguenti principi: chiarezza; completezza;  affidabilità, attendibilità;  neutralità;  trasparenza; prudenza.”

DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE DI INTERVENTO E ASPETTI OPERATIVI. “Il Piano tende a valorizzare i processi propri della Società e l’obiettivo di risanamento può essere portato a termine attraverso la corretta gestione del core-bussiness implementato da nuove attività evitando vendite del patrimonio immobiliare del CaaP.

Le diverse fasi in cui si può suddividere il Piano sono così riassumibili:

  1. A)Interventi di natura finanziaria: ristrutturazione del debito finanziario (Istituti bancari e fornitori) e rateizzazione del debito tributario
  2. B)Interventi di contenimento dei costi al fine di raggiungere la massima efficienza
  3. C)Interventi di efficentamento energetico volti a migliorare l’ambiente di lavoro, ridurre i costi, rispettare la natura renderci più competitivi abbassando i costi del condominio e, non ultimo anche beneficiando delle agevolazioni fiscali
  4. D)Interventi di natura commerciale ed organizzativa: politiche commerciali volte al risanamento delle zone ad oggi improduttive mediante contratti di locazione “ad hoc”, implementazione di nuove iniziative nei settori della convegnistica delle fiere e degli eventi al fine di raggiungere importanti e migliori livelli di fatturato.
  5. E)Miglior gestione del credito
  6. F)Opportunità collaborative con Unicam e Fondazione Carisap

CAPITOLO PERSONALE DIPENDENTE. “Costo del personale comprensivo di oneri sociali, assicurativi: si ipotizza una riduzione del costo del personale pensando alla tutela dei lavoratori, proponendo forme alternative, quali: ammortizzatori sociali, ricollocamento (mobilità tra Enti Pubblici), pre pensionamento, riduzione orario di lavoro”.

IL PIANO ECONOMICO VALUTAZIONE COMPARATA DEL RISANAMENTO Sulla base delle strategie viene sotto è stato elaborato un piano economico finanziario del Piano di Risanamento sviluppato per il periodo di sua attuazione quinquennio 2019 -2023 comprensivo delle singole misure adottate per ciascuna voce di costo e di ricavo. Il piano evidenzia la possibilità di raggiungere di un equilibrio finanziario, economico e patrimoniale sostenibile, con un tendenziale pareggio già nel corrente 2019 ed utili di esercizio nei prossimi anni. La data di riferimento contabile è il 31.12.18.

CONCLUSIONI. Si vuole mettere in forte evidenza che il Piano è stato elaborato e pensato non valutando alcuna ipotesi di vendita immobiliare anche e soprattutto con l’intento di preservare il patrimonio immobiliare dell’azienda: la sua vera ricchezza.

In tal modo abbiamo inteso preservare e conservare il valore “reale” delle quote azionarie nel rispetto dei terzi, dei Soci e della collettività da essi rappresentata.

I risultati del Piano di risanamento si basano su assunzioni di base prospettiche e come evidenziato nel conto economico di periodo (2019-2023) la realizzazione del pareggio di bilancio e del risanamento aziendale sono possibili in breve tempo, adottando le soluzioni proposte e monitorando costantemente l’andamento aziendale e la rispondenza del Piano al suo svolgimento ed alle sue conseguenze adottando, se necessario, con il giusto anticipo gli eventuali  correttivi.