SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una mozione che punta ad avviare un iter per l’acquisizione a patrimonio pubblico della sottostazione elettrica di Via Piemonte è stata proposta dai consiglieri del Partito Socialista, Marco Curzi e Umberto Pasquali, con l’appoggio della consigliera del gruppo misto Rosaria Falco.

“Con l’amministrazione Gaspari e grazie al Partito Socialista – spiega Pasquali – siamo riusciti a far eliminare la sottostazione elettrica di Via Piemonte (Rfi, infatti, fa già passare la linea elettrica fuori città e quell’area è in dismissione con le ferrovie che ne faranno oggetto di vendita). È un’area che il comune dovrebbe acquisire prima che le ferrovie la mettano all’asta a un prezzo irraggiungibile. Una volta sollecitata l’amministrazione, senza successo, abbiamo presentato la mozione per capire se l’amministrazione sia interessata a questa area, fondamentale per la città”.

La sottostazione di via Piemonte

Sull’importanza della zona interviene Curzi: “Ottenere quell’area, vorrebbe dire avere una fermata del treno vicina ai licei dove arrivano studenti da Alba Adriatica fino a Cupra e Pedaso. Questo vorrebbe dire togliere dalla strada pullman e auto che intasano Viale de Gasperi. Inoltre, si potrebbe creare un’altra fermata in zona Campo Europa, di cui potrebbero usufruire gli studenti dell’Ipsia”.

“Sarebbe una vera e propria metropolitana di superficie” aggiunge Pasquali.

Quindi perché non cogliere l’attimo? Si chiedono i proponenti la mozione.

“Mi lascia perplesso il fatto che l’amministrazione abbia riconosciuto la bontà dell’atto ma abbia votato contro – continua Curzi – Ci stupisce il fatto vengano usati due pesi e due misure a seconda che le proposte vengano dalla minoranza o dalla maggioranza. In questo modo, vengono meno le parole pronunciate dal sindaco al suo insediamento, per cui aveva dichiarato che non importava il colore politico, purché la proposta fosse buona per la città. Ciò non si è mai verificato”.

I consiglieri socialisti, inoltre, ringraziano per l’appoggio Rosaria Falco la quale, in completo accordo con le parole di Curzi, aggiunge: “Mi sento di appoggiare le battaglie che condivido, che sono vicine alla mia coscienza. Il modus operandi dell’amministrazione consiste nel bocciare le mozioni di minoranza, nonostante l’essenza sia condivisibile. Ormai le divisioni destra – sinistra sono ridicole. Chi non approva questa mozione non ha a cuore il bene della città”.