di Gianluca Traini, storico e studioso grottammarese

GROTTAMMARE – Grazie ai dati demografici Istat reperibili sul sito Wikipedia è possibile realizzare agevolmente, come già fatto per San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno, una tabella che ricostruisca l’andamento demografico della popolazione di Grottammare dal 1861 ad oggi, evidenziando le variazioni percentuali intervenute quasi per ogni decennio.

Scorrendo tale semplice e immediata tabella ci si accorge subito che è nel decennio degli anni Sessanta del secolo scorso che Grottammare vive il suo boom demografico, crescendo con un ritmo percentuale superiore al 30%. Non a caso è proprio in quel periodo che la città dei vivai diventa il terzo comune per popolazione tra quelli che oggi appartengono alla provincia di Ascoli Piceno, dopo la città capoluogo e la confinante San Benedetto  del Tronto.

Nei decenni successivi la crescita demografica continua, ma perdendo costantemente di intensità. Infatti, negli anni Settanta si dimezza in termini percentuali, e in quelli che seguono rallenta in maniera progressiva; una tendenza confermata anche dal dato della popolazione residente al 30 novembre 2018 che risulta essere di 16.095 abitanti.

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Se questa tendenza ormai in atto da diversi decenni dovesse continuare anche in futuro (come sembra possibile, considerata anche la tendenza demografica nazionale prevista dall’Istat nel suo report consultabile on line  Il futuro demografico del Paese – Previsioni regionali della popolazione residente al 2065, pubblicato il 3 maggio 2018) la popolazione di Grottammare nel 2041 dovrebbe essere pari, presumibilmente, a poco più di 17 mila abitanti, e nei fatti, quindi, rimanere quasi invariata rispetto a come è oggi.

Tale sostanziale invarianza demografica dovrebbe accompagnarsi nei prossimi decenni, almeno a mio avviso, a una similare e sostanziale invarianza edilizia, ossia a una prospettiva urbanistica tesa a preservare il territorio e non a consumarlo, privilegiando e favorendo, di conseguenza, operazioni di recupero e  rigenerazione urbana all’interno del tessuto dell’abitato grottammarese.