SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il presidente Franco Fedeli smentisce ogni contatto con gli acquirenti del Varese Calcio e, attraverso un comunicato ufficiale, invita il rappresentate del gruppo “Gran Risparmio”, quel Domenico Altomonte che durante una conferenza stampa a Varese ha parlato di trattative con la Samb e di debiti della società rossoblu, a chiarire pubblicamente col patron che si riserva azioni legali.

A fondo pagina pubblichiamo il comunicato ufficiale della società rossoblu ma prima alcuni chiarimenti che arrivano dalla stessa voce di Franco Fedeli, che abbiamo sentito al telefono.

“Continuano a fare chiacchiere su presunte trattative. Parlano ancora di Gallo su alcuni giornali, (imprenditore che poi ha preso la Reggina n.d.r.) ma è passato ormai un anno da quando l’ho incontrato. Io voglio essere lasciato in pace dai faccendieri. Non voglio parlare con gli imbroglioni. Anzi, fino a giugno non voglio essere disturbato da nessun potenziale acquirente”, continua il patron.

Poi gli chiediamo se alla prossima in casa tornerà allo stadio: “Io verrò sempre. Non ho nessun problema”. Poi sulla questione degli insulti sui social che ha ricevuto: “Visto che sono tanto bravi a scrivere nominassero qualcuno che li rappresenti, sono disposto ad un incontro. Sanno dove sto. Almeno capisco cosa vogliono da me”.

 

 Qui di seguito il comunicato della società sul caso di Domenico Altomonte e del Varese Calcio.

“In merito alle parole del sig. Altomonte, pronunciate durante la conferenza stampa del Varese Calcio, durante la quale si annunciava l’ingresso in società di due imprenditori calabresi che avrebbero rilevato la stessa per il 90% delle quote, la S.S Sambenedettese Calcio, tirata in ballo dallo stesso Altomonte, tiene a precisare quanto segue. Come riportato da diversi organi di informazione, il relatore avrebbe dichiarato che questi due imprenditori mesi addietro stavano per acquisire la Samb “Anzi, i due imprenditori che rappresento avevano preso la società rossoblu, ma io ho cercato di far spostare i loro interessi sul Varese e ci sono riuscito”.

Come riferito dal presidente Fedeli nella giornata di ieri ad alcuni organi di stampa locale, non c’è stata nessuna trattativa con questi due imprenditori che, tra l’altro, il presidente nemmeno conosce. La cosa ancor più grave, dal nostro punto di vista, è il passaggio successivo delle dichiarazioni del sig. Altomonte che, citiamo testualmente sia la domanda di un giornalista che la sua risposta, così come riportato da Varesenoi.it:

“Come ha convinto le persone che rappresenta a spostarsi dal progetto Sambenedettese, che ha detto che era già chiuso e che ritengo sia due categorie più su e che abbia anche una buona condizione economica…” Altomonte: «No, condizione economica no. Condizione economica più o meno eravamo 3/4 volte superiore al debito che c’è a Varese. Per convincerli ci ho messo cuore e passione, basta». La risposta data è alquanto ambigua, poiché, fermo restando che non è mai esistita nessuna trattativa, dire “condizione economica 3/4 volte superiore a quella del debito che c’è a Varese” andrebbe spiegato meglio, soprattutto perché, anche qui già ribadito dallo stesso presidente Fedeli nella giornata di ieri, la S.S Sambenedettese non ha un centesimo di debito.

Invitiamo il sig. Altomonte a dei chiarimenti pubblici su quanto dichiarato, la società si riserva comunque il diritto di tutelarsi nelle sedi più opportune”.

Aggiungo, a proposito del significato di “condizione economica” che ieri alle 17.34 mi ha chiamato lo stesso giornalista di Varese che gli aveva posto la domanda sulla Samb. “Altomonte mi ha definitivamente chiarito che si riferiva ai debiti (fortunatamente inesistenti come ha precisato giustamente la società rossoblu. Ndd) e non all’ipotetico valore della Sambenedettese Calcio“, le sue parole all’interno di una lunga conversazione.