Sala 5,5: Da capire se è colpevole in occasione del gol, in cui forse poteva uscire in presa. In ogni caso non dimostra molta sicurezza nell’arco dei 90′.

Celjak 6: Gioca complessivamente una buona partita, attenta. Forse anche lui, in occasione del gol di Danti poteva fare qualcosa di più, cercando di uscire più velocemente sul crossatore. (26′ st D’Ignazio s.v. Forse si poteva tentare un po’ prima la carta dell’esterno di spinta, quando entra il giovane napoletano trova poco su cui costruire)

Miceli 5,5: Lo ammette anche lui, sul cross che regala l’1-1 a Danti di testa poteva restare più a contatto col numero 7 dei veronesi ma la sua partita, fino ad allora, non era andata male paradossalmente. Molto determinato, si era fatto sentire dietro.

Biondi 6: Anche lui gioca una partita dignitosa, sempre concentrato a cercare l’anticipo sugli avanti ospiti o quantomeno a farsi sentire in tamponamento sulle caviglie dell’avversario.

Rapisarda 6,5: Nel primo tempo è letteralmente un’Ira di Dio: corsa, dribbling, cross, gli riesce quasi tutto e la catena di sinistra della Virtus non lo prende mai. Nella ripresa cala un po’ assieme a tutta la squadra.

Rocchi 6: Mette tutto il suo dinamismo a servizio della squadra. Qualche errore lo fa talvolta, ma è un motorino utile in tutte e due le fasi. Si fa vedere anche davanti entrando nell’azione del gol e avendo un’altra chance sui piedi nella ripresa. (33′ st De Paoli s.v. Prova a impegnarsi, a sbattersi nei minuti finali ma non ce n’è per la Samb).

Gelonese 5,5 : Messo lì a fare la guardia fra le linee si comporta discretamente in fase difensiva ma dalla seconda parte di primo tempo commette diversi errori. (26′ st Signori 5,5: Entra forse per ridare un po’ più di equilibri a un reparto e a una squadra che si sfilacciano nella ripresa, non gli riesce un granché).

Ilari 6. Gara dalle due facce per lui. All’inizio è il giocatore più pericoloso dei rossoblu, messo lì, in un ruolo ibrido fra mezz’ala e trequartista, nella prima parte di primo tempo ha ben tre occasioni da rete. Compreso il gol, meritato, che si inventa da solo proponendo una grande apertura d’esterno a Russotto e andando a chiudere con la conclusione. Passivo in occasione del gol del pari di Danti, quando Ferrara lo supera con un tunnel ma lui non riesce a fermare l’azione, commette un altro brutto errore in appoggio regalando palla al limite dell’area poco prima. (16′ st Bove 5: Entra in campo per dare un po’ di respiro al centrocampo ma praticamente non si vede mai nonostante, a tratti, vada a provare a mettersi fra le linee).

Fissore 6: Confermato esterno a tutta fascia da Magi, come con Roselli il suo apporto offensivo è piuttosto limitato: registriamo una sola occasione in cui, timidamente, arriva quasi sul fondo per tentare un cross.

Russotto 6: L’andamento della sua prestazione rispecchia quello della squadra: vivo, su ogni pallone per almeno mezz’ora del primo tempo mostra anche una buona intesa con Ilari che si traduce in rete. Cala col tempo così come tutta la squadra. (16′ st Di Massimo 5,5: Stavolta dà pochi segni di vitalità: ricordiamo una pregevole apertura a cercare Rapisarda e un paio di tentativi di penetrare in area di rigore ma non molto di più )

Stanco 5: Prova a fare da grimaldello della difesa della Virtus per tutta la partita ma non entra mai nel vivo dell’azione offensiva rossoblu neppure quando, nel primo tempo, la Samb a tratti attacca anche bene. Nel resto della partita si eclissa sempre di più e alla fine perde del tutto lucidità.

Magi 5,5: Cambia non troppo dell’impostazione di Roselli, almeno per quanto riguarda la difesa. A centrocampo invece si rivede Rocchi dal 1′, Ilari viene proposto fra le linee e Russotto si vede schierato un po’ più a ridosso della porta. L’accorgimento nel primo tempo funziona e la Samb crea diversi problemi alla Virtus, trovando anche una chiave per far male dalla parte di Rapisarda. Dalla seconda parte di primo tempo in poi, i veronesi si mettono meglio in campo e piano piano alzano il loro baricentro. Da quel momento il mister sembra in balia degli eventi e neppure le sostituzioni cambiano le sorti di una partita a cui, i rossoblu, tra l’altro in difficoltà fisica, non danno mai l’idea di poter cambiare corso nel secondo tempo dando anche l’impressione di essere piuttosto timorosi.