MONTEPRANDONE – Ultimo consiglio comunale di Stracci prima della fine dei suoi dieci anni di mandato, fatto di 11 punti all’ordine del giorno.

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Il consiglio si apre con un evento speciale: il conferimento della benemerenza civica al cittadino Francesco Giorgi, per aver soccorso e salvato la vita al signor Fernando Capriotti, coinvolto in un grave incidente stradale lo scorso 16 gennaio in via San Giacomo, “con un non comune spirito di abnegazione supportato da eccezionale autocontrollo ed imprescindibili capacità personali di pronto intervento che ha letteralmente salvato la vita di Fernando Capriotti” afferma Stracci, aggiungendo ulteriori parole di ammirazione e riconoscimento per Giorgi: “da sempre impegnato nel mondo del volontariato, con tempestività e senza esitazione alcuna, ha soccorso un uomo rimasto coinvolto in un grave incidente automobilistico.  Splendido esempio di altruismo e di un non comune senso di umanità”.

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Segue la seconda comunicazione del sindaco che prevede l’attribuzione da parte del Ministero dell’Interno di un importo pari a 100 mila euro che l’amministrazione ha provveduto ad impegnare per la messa in sicurezza delle strade Monterone e San Donato.

Se in merito ai punti 3, 4 e 5 l’assise procede senza indugi, sul punto 6, ossia la proroga per l’affidamento del servizio Tari alla Picena Ambiente fino al 2022 presentata dall’assessore al bilancio Emerenziana Cappella, Lattanzi replica: “Dato che l’amministrazione è in scadenza, è più ovvio che decida la futura amministrazione. Quali sono poi i vantaggi per i cittadini se la tariffa non è diminuita?” Dopo la risposta di Cappella, secondo la quale la Picena Ambiente avrebbe eseguito accertamenti più equi e controllati e appurato che sarebbe vantaggioso per i cittadini, interviene Stracci, elencando i motivi del vantaggio.

“Avendo il personale tante incombenze – afferma Stracci – non riesce a fare attività puntuale di recupero e questo negli anni ha portato a evasione ed eluzione che ha caricato i cittadini della parte non pagata dagli evasori. È vero che tariffa è rimasta ferma ma allargando la platea dei contribuenti si è riusciti ad arrivare a una maggiore equità fiscale, senza farla aumentare. Quindi è un vantaggio per i cittadini onesti. Inoltre, siccome i comuni che hanno affidato il servizio alla Picena Ambiente sono diversi, sarebbe bello avere lo sportello Tari che ogni giorno è aperto in un comune diverso, andando incontro alle esigenze e alle urgenze dei cittadini. Altro motivo: un servizio dato direttamente alla Picena Ambiente, stando nel contratto, non grava sul costo del personale e il comune non eccede la quota assunzioni. Siccome Monteprandone è stato il primo comune a fare questa scelta e gli altri comuni ci stanno venendo dietro, è necessario che diamo una continuità temporale di almeno tre anni”.

Altre repliche sul punto 8, in merito all’esigenza di modificare alcune parti del regolamento dell’asilo nido presentata dall’assessore Morelli. A intervenire è la consigliera Balestra sulla necessità di installare telecamere all’interno dell’asilo per controllare la condotta degli inseganti che, tuttavia, è contro legge. Interviene quindi Stracci: “Il problema ce lo eravamo posto, ma il nuovo asilo nido prevede una ispezionabilità pressoché totale per visionare le attività delle insegnanti in modo che non ci siano zone franche”. Approvato, inoltre, l’emendamento di Balestra per prolungare l’orario di uscita di mezz’ora, ossia dalle 13 alle 14.

Sul tema dell’adeguamento sismico della scuola “Maria Immacolata” presentato dal vicesindaco Loggi, che propone l’approvazione del progetto preliminare per la scuola, la consigliera Balestra replica chiedendo la visione del progetto e in che modo venga preservata la parte storica dell’edificio e dello spazio verde. A rispondere di nuovo Stracci: “Non siamo in possesso del progetto perché questa opera non è più pubblica, ma privata di interesse pubblico. Quindi tutti gli aspetti progettuali arriveranno in un secondo momento. La parte storica verrà preservata. L’ampliamento concesso riguarda la parte retrostante dove attualmente c’è il giardino e il giardino si sposterebbe verso via Paolucci”.

Sull’ultimo punto, una volta lette le osservazioni al Piano Regolatore Generale, tra le quali anche quelle dei consiglieri Lattanzi e Ciampini, che risultano respinte, è polemica sul voto in blocco della delibera anziché punto per punto. A sollevare la replica è la consigliera Balestra ma anche gli stessi Ciampini e Lattanzi che avrebbero così votato contro la loro stessa osservazione. Così risponde Stracci: Se fossi stato all’opposizione non avrei fatto un’osservazione non accoglibile per motivi tecnici: o devi avere una soluzione tecnica attuabile oppure ne avrei fatto un intervento in consiglio, non un’osservazione. Siccome il non accoglimento è solo formale, vi chiedo lo sforzo di condividere il progetto in toto oppure fate un emendamento su ciascuno dei punti e voteremo per ciascun emendamento”.

Ciampini, Lattanzi e Balestra, contrari alle motivazioni espresse dal sindaco, abbandonano l’assise e non partecipano alla votazione.