SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il capogruppo in Consiglio regionale del Pd ed ex assessore in Viale De Gasperi, Fabio Urbinati, decide di entrare nella “querelle” nata a seguito della chiusura del servizio Risposte Alcologiche, oggetto anche di una mozione firmata da Marco Curzi che non ha avuto il tempo di essere discussa nel consiglio lunghissimo celebrato il 23 marzo.

“Il Comune di San Benedetto chiude il Servizio risposte alcologiche, mentre la Regione Marche investe per arginare il fenomeno delle ludopatie, una vera emergenza per la nostra regione e per il nostro territorio” scrive in una nota stampa Urbinati. “La Regione Marche stanzia fondi non solo per prevenire l’insorgere del gioco d’azzardo patologico – prosegue – ma anche per il recupero delle persone che sono affette da altre dipendenze, quali l’alcolismo. L’amministrazione comunale invece che fa? Taglia un servizio che funziona e che era diventato punto di riferimento per la cittadinanza. Ed il sindaco Pasqualino Piunti si azzarda pure a parlare di Sanità e servizi? Dall’inizio del suo mandato il primo cittadino quando interviene sul tema Sanità dimostra incapacità e disinformazione. Sono molto preoccupato perché in Sanità la disinformazione genera allarmismo.”

“Se una poca o imprecisa informazione è comprensibile per un cittadino comune, è inaccettabile per un amministratore” tuona ancora l’ex assessore che prosegue nel j’accuse: “Torno a ripetere ancora una volta  che al Madonna del Soccorso nessun reparto verrà smantellato proprio come nessun reparto è stato chiuso dal 2014, data di insediamento di questa Giunta regionale e di questa Assemblea legislativa, ad oggi. Anzi, in questi anni, si è registrato un incremento di posti letto e di prestazioni, come dimostra il boom di nascite che ha interessato l’ospedale cittadino dopo la riapertura di Neonatologia”.

“La chiusura dei servizi è modus operandi, a quanto pare, invece, proprio del sindaco Piunti e mi riferisco alla chiusura dello sportello di risposte alcologiche dell’ambito sociale 21. Mi rivolgo in questo senso ai Comitati cittadiniaggiunge ancora Urbinati dicendo loro che sono a disposizione per qualsiasi confronto. Al primo cittadino consiglio invece di occuparsi, più che di Sanità della sua città, sempre più piegata su se stessa. Una città, parafrasando Hawking, che dovrebbe guardare le stelle invece che guardarsi i piedi”.