SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Soddisfazione studentesca in Riviera.

Il team del Liceo Scientifico Statale “B. Rosetti” di San Benedetto del Tronto rappresenterà la Regione Marche alla finale nazionale delle Olimpiadi di Debate. Gli studenti Federica Bovara, Simone Brandimarte, Alice Mascaretti e Alessandro Vagni – accompagnati dal loro docente coach Francesca Nanni, saranno presenti dal 26 al 29 marzo al Grand Hotel Duca D’Este di Tivoli Terme, Roma, insieme alle squadre di altre 19 regioni. Dopo aver superato le selezioni regionali lo scorso 22 gennaio, i ragazzi si sono assicurati il pass di partecipazione alla sessione finale quando i migliori debaters delle scuole italiane si sfideranno nel corso di quattro giornate ricche di emozioni che, al termine dei 57 dibattiti in programma, decreteranno la squadra vincitrice della seconda edizione delle Olimpiadi di Debate.

 

Gli studenti del Rosetti, dopo un intenso allenamento preceduto da opportuni momenti di formazione, dovranno dare prova di abilità logico-dialettiche sui topic che, come previsto dal Regolamento delle Olimpiadi Nazionali di Debate, sono stati resi noti; gli argomenti di discussione saranno i seguenti: “I paesi sviluppati hanno obblighi maggiori di tutti gli altri nelle politiche di mitigazione del cambiamento climatico”, “La gestione delle risorse idriche deve essere sostenibile e dovrebbe essere affidata solo a enti pubblici”, “L’ingegneria genetica rivolta alla modificazione dell’essere umano dovrebbe essere vietata”.

Questioni non da poco che gli studenti affronteranno nel corso di un evento che vede promotori vari soggetti tra cui il MIUR, l’Indire, l’I.T.E. Tosi, la Fondazione Giuseppe Merlini i quali stanno dando forma e sostanza attraverso Debate Italia al “crescente interesse nei riguardi di questa disciplina” afferma la nota degli organizzatori; questi sottolineano che “le Olimpiadi rappresentano il momento culminante di due anni di preparazione che ha coinvolto oltre 1300 studenti, 440 scuole e 350 docenti in corsi di formazione base e di approfondimento”.

 

A spiegare cosa è il Debate e quali sono le sue finalità è sempre Debate Italia. Si tratta di “una discussione formale, governata da precise regole di condotta, nella quale due squadre, composte ciascuna da due o tre studenti, sostengono e controbattono un’affermazione data, ponendosi in un campo (PRO) o nell’altro (CONTRO), senza che questa posizione rifletta necessariamente la propria opinione. Caratteristica essenziale del dibattito è quindi data dalla possibilità di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto col proprio pensiero, chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilità mentale e di apertura alle altrui visioni tanto più necessaria in tempi di rigidità e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni. Una pratica consolidata da tempo nelle scuole, nei college e nelle università straniere, tanto che le prime società di dibattito, fondate negli Stati Uniti e nel Regno Unito alla fine dell’Ottocento, avevano già allora come finalità principale quella di sviluppare la capacità di “parlare in pubblico e dibattere”. Il Debate è dunque una pratica che promuove la capacità di ascolto nel rispetto delle idee e delle posizioni degli avversari e favorisce l’educazione alla cittadinanza democratica e partecipativa. Il dibattito regolamentato ha infatti come scopo quello di fornire gli strumenti per analizzare questioni complesse, migliorando in questo modo la comprensione critica di temi d’attualità. Un movimento in continua crescita, tanto che per la prima volta una squadra italiana è stata invitata a partecipare alla Competizione Mondiale di Debate, svoltasi a Zagabria nel luglio 2018”, mentre sono del 2017 e 2018 alcune pubblicazioni che voglio promuove conoscenza e pratica del dibattito.