SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giorgio Roselli incontra la stampa a due giorni dalla sfida di Trieste. La Samb anticipa di qualche ora la classica conferenza stampa della vigilia visto che i rossoblu partiranno domattina presto. Tra i convocati si rivedrà Luca Cecchini mentre non partiranno De Paoli, Brunetti, Zaffagnini e Panaioli. “Vogliamo rimetterlo dentro per la prossima in casa” chiosa il mister sul terzino sinistro “questa trasferta serve per fargli sentire il profumo della prima squadra”. Accanto ai big, poi, partirà anche il giovanissimo Lorenzo Rea, classe 2002 degli Allievi rossoblu, un ragazzino che l’allenatore si coccola: “Ha un bel passo per stare con noi”.

Il mister sul suo passato da mister della Triestina (Dal 1995 al 1997): “Ho parlato ieri con amici di Trieste, ho un bellissimo ricordo che va al di là dei buoni risultati. E’ una città diversa dalle altre: durante la settimana sei al Nord mentre durante la partita c’è grande passione, sembra di stare al Sud. E’ un posto dove si sta veramente bene, con uno stadio fantastico. Poi c’è Pavanel, il capitano della mia squadra e già allora il leader della Triestina: c’è affetto e lo considero un allenatore di grande livello”.

Sulla squadra che avranno di fronte i rossoblu domenica: “C’è entusiasmo a Trieste, occhio al loro 4-4-2” dice il mister (Guarda il video) riflettendo anche sull’aspetto psicologico legato alla posizione di classifica che gli alabardati occupano al momento, alle spalle del Pordenone in fuga: “Se la Triestina ragionasse per il primo posto farebbe meno risultati, è giusto che ragionino sul mantenimento del secondo posto. Ritmo, intensità, ribaltamenti di fronte, attacco con tanti giocatori veloci mentre la Feralpi gioca un calcio diverso, con molta qualità” così Roselli descrive le caratteristiche della Triestina paragonate agli ultimi avversari. “Abbiamo preparato la partita in modo che soffrano alcune delle nostre caratteristiche. Dovremo limitarli ma non sarà facile. Dobbiamo restare in gioco fino all’ultimo minuto” dice il mister mettendo la bocca, forse, su un altro pareggio in extremis, spiegando: “Se il risultato è in bilico fino alla fine vuol dire che hai fatto bene e per noi prendere punti è importante a prescindere del luogo dove andiamo a giocare: vogliamo rimanere in zona playoff”.