SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il sottoscritto, in qualità di presidente del comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, è lieto di mettere la sua esperienza, insieme a quella di altri soci fondatori che ben conoscono la realtà in cui versa la sanità del nostro territorio, al servizio della collettività e nell’interesse del ripristino degli standard qualitativi e quantitativi necessari alle necessità del nostro bacino di utenza”. A parlare è il dottor Nicola Baiocchi, presidente del neonato comitato Salviamo il Madonna del Soccorso.

“Le scelte fatte da anni e fino ad oggi, dissennate e dettate molto spesso da rapporti di forza di carattere politico, sono palesemente inique e illogiche se messe a confronto con i dati sanitari, e di segno assolutamente contrario alla legge intervenuta a regolare, con molta chiarezza, tale delicatissima materia” scrive il medico. “Il nostro obiettivo” parla a nome di tutto il comitato che vede anche qualche politico tra i promotori (Marco Curzi, Giorgio De Vecchis, Rosaria Falco e Paolo Canducci)  è ristabilire i giusti equilibri e l’equità, negata da tempo ai cittadini del territorio costiero e dei comuni interni confinanti con esso, compresi quelli del vicino Abruzzo”,

“Inizieremo subito la nostra opera di informazione e, se necessario, anche di protesta confrontandoci con enti locali e formazioni sociali in primis i comitati di quartiere della nostra città” annuncia il presidente che dice pure che, nei prossimi giorni, il comitato annuncerà la presentazione ufficiale del gruppo davanti a i cittadini, le Autorità e le associazioni operanti sul territorio interessato, “Vogliamo che siano presenti e aderiscano alla nostra battaglia di legalità per la tutela della salute di tutti. Forniremo in tale occasione tutte le modalità di adesione ed i recapiti attraverso i quali interagire con il comitato” scrive ancora.

“Ci presentiamo alle persone in modo da far capire a tutti che non abbiamo alcun colore politico ma l’unico obiettivo di tornare a rendere l’articolo 32 della Costituzione operante ed effettivo per tutti i cittadini dei comuni interessati. Concludo questa breve presentazione con una domanda rivolta a tutti i politici locali: Qualcuno può dimostrare, non con semplici dichiarazioni ma con dati oggettivi, che nel nostro territorio, in prossimità della costa, non c’è nessuno spazio idoneo ove costruire un nuovo ospedale?”.