MARTINSICURO – Arrivano le nuove tariffe per i servizi a domanda individuale che, già da quest’anno, saranno legate al modello Isee: sotto i 4mila euro, per esempio, il costo della refezione scolastica rimarrà inalterato (2.50 come era sempre stato per tutti) ma salirà progressivamente fino a 3.5 euro per chi  appartiene alla fascia superiore ai 24mila euro certificati dal modello.

Con delibera di giunta (n.32 dell’08/03/2019) sono state approvate le nuove tariffe a domanda individuale che comprendono anche il servizio mensa e il trasporto scolastico.

“Rispetto all’anno scorso abbiamo legato il costo del buono pasto alle fasce Isee – le parole del sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, mantenendo inalterato l’importo per le fasce più basse (fino a 6mila euro) e modificando leggermente e proporzionalmente le successive fasce”.

E anche se, dal Comune fanno sapere che “Tenuto conto delle tempistiche necessarie per reperire certificazioni Isee aggiornate, l’ufficio sta provvedendo comunque a rilasciare in questa prima fase i buoni pasto al costo di 2,50 euro, salvo conguaglio in caso di Isee superiore al minimo”, le opposizioni non ci stanno palesando tutto il proprio disaccordo  già in sede di commissione. 

“Un modo per far cassa senza se e senza ma – dichiara Giuseppe Capriotti del Pd – Sbagliata poi senza dubbio la tempistica, si poteva aspettare il prossimo anno scolastico, poi al di là del concetto del progressivo non sono state previste agevolazioni per chi ha due figli per esempio, che si troveranno di fronte a un incremento di costo importante. Dopo l’aumento della Tari, un’altra batosta per i cittadini. La giunta deve a tutti noi delle spiegazioni”.

“In 5 anni di mandato – le parole dell’ex sindaco, Paolo Camaioni, del gruppo consiliare di Città Attiva –  non abbiamo mai toccato le tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale. Daremo battaglia nelle sedi opportune. Davvero incredibile che si continui ad assumere decisioni così pesanti per i cittadini nelle segrete stanze della Giunta, senza alcun coinvolgimento preventivo delle minoranze e soprattutto senza avere cura di preparare adeguatamente gli uffici preposti e l’utenza stessa. Atteggiamento irresponsabile! Meno male che questa doveva essere l’amministrazione del confronto e di un consiglio comunale aperto ogni mese”.

“Paga ancora una volta il giusto per il peccatore – dice, invece, Marco Massetti del M5s – come al solito gli onesti, che hanno sempre pagato, dovranno ora pagare anche per quelli che non lo fanno e non parlo di chi realmente non può, ma ci sono anche qui tanti furbetti. Resta fermo che il servizio del trasporto pubblico andrebbe privatizzato per evitare pesanti passivi ogni anno in bilancio.”

“Ad anno scolastico iniziato, quando cioè oramai tutti si sono organizzati con la considerazione che i propri figli usufruiranno del servizio mensa, l’amministrazione comunale ha deciso di deliberare un aumento dei buoni pasto – dichiara un genitore –  Tra l’altro legando questo aumento all’Isee magari pensando di giustificare la cosa con la scusa che pagherà di più chi ha di più. La cosa presenta contorni che rasentano il ridicolo per vari motivi come per esempio prevedere un Isee a 6000 euro per la fascia più bassa significa ridurre drasticamente chi potrà pagare la fascia più bassa, che corrisponde a quello che oggi tutti pagano, basti pensare che anche solo per il reddito di cittadinanza la fascia per ottenerlo è prevista a circa 9.500 euro e viene considerata soglia di povertà. Poi prevedere per una forchetta di un euro 5 scaglioni di reddito significa non avere la minima idea della mole di lavoro che ciò porterà al personale che dovrà gestire le domande con conseguenti inevatibili disservizi.  A occhio direi che c’è molta confusione nella attività amministrativa. Allo stesso modo subiscono un aumento le tariffe per il trasporto scolastico che, suppongo, saranno valide da settembre seppure anche qui sarebbe stato il caso di farne comunicazione alle famiglie a gennaio quando cioè si presentano le domande per l’iscrizione”.