MASSIGNANO – E’ stato approvato lunedì 18 marzo l’ultimo bilancio di previsione dell’Amministrazione Romani. Oltre al mantenimento di tutte le imposte di natura comunale (IMU, Tasi, Irpef comunale e T.A.R.I.) e servizi, ormai fermi da anni, il consiglio, tra le altre cose, ha approvato il finanziamento di un importante investimento che riguarda il rifacimento di parte della pavimentazione del centro storico, primo stralcio di un progetto che interesserà quasi tutte le vie del borgo.

Nella seduta consiliare il Sindaco Massimo Romani ha approfittato per fare un resoconto amministrativo/finanziario dell’ultimo quinquennio: “Quando mi sono insediato in Comune, nel maggio del 2014, il bilancio non era stato nemmeno approvato. A causa di questa inadempienza la Prefettura diffidò il Comune, che così poteva essere commissariato solo dopo pochi mesi dalle elezioni.

I due/tre anni successivi sono stati terribili, soprattutto per la presenza di due fattori: il forte indebitamento del Comune e la drastica riduzione delle entrate che, con le regole del Patto di stabilità, impedivano di fare qualsiasi tipo di investimento. Voglio ricordare che il debito del Comune ammontava a 1,1 milioni di euro con rate di pagamento semestrali di 60mila euro.

Abbiamo fatto scelte dure e coraggiose. In primo luogo abbiamo evitato, diversamente da altri Comuni, di posticipare significativamente la scadenza dei mutui. Questa scelta se da un lato consentiva una più ampia capacità di investimento, dall’altro avrebbe costretto le future amministrazioni a enormi sacrifici. Contemporaneamente abbiamo razionalizzato al massimo i costi e le spese al fine di ridurre sprechi e inefficienze.

Ad aggravare la situazione c’è stato il pensionamento di 3 dei 6 dipendenti comunali. La legge consentiva di riassumere, con tempistiche lunghe, solo una parte del personale cessato, per cui, per qualche mese, ci siamo addirittura trovati senza la presenza di operai e del ragioniere”.

“Nonostante questo – prosegue Romani – abbiamo mantenuto i costi di tariffe e servizi inalterati, per non gravare su famiglie e imprese già fortemente indeboliti dalla crisi economica. A distanza di 5 anni il debito del Comune è stato dimezzato: a giugno 2019 la quota capitale dei mutui ammonterà a soli 600mila euro. Lasciamo, poi, un avanzo di amministrazione presunto, in attesa di rendiconto, di circa 316mila euro di cui 238mila euro liberi e spendibili.

Abbiamo fatto una politica con una visione a lungo termine, che forse, soprattutto nei primi anni del mandato, non è stata ben compresa. Lasciamo un Comune con i conti in ordine e con un’ampia capacità di spesa. All’inizio del nostro mandato avevamo in mente di realizzare numerosi progetti. Li abbiamo potuti tirare fuori dal cassetto solo grazie al passaggio dal patto di stabilità al pareggio di bilancio e soprattutto sfruttando alcune norme che hanno ridotto i vincoli fiscali”.

Il sindaco poi cita alcuni degli interventi dell’ultimo anno realizzati o in corso di completamento: rifacimento del campetto antistante la scuola, impianto di videosorveglianza, nuova strada in Contrada Fontane-San Pietro, ristrutturazione e ampliamento della parte storica del civico cimitero, illuminazione a led su tutto il territorio, tinteggiatura esterna dell’edificio scolastico e acquisto arredi, ristrutturazione della sala consiliare, nuovo camion allestito con gru e cestello. Aggiungo che è già finanziato ed è in corso di progettazione il rifacimento della strada che porta alla casa di riposo Villa De Vecchis.

“Tutto questo è stato frutto della nostra oculata e attenta gestione – conclude il primo cittadino – senza ricorrere a finanziamenti di enti esterni. Dopo il tragico terremoto del 2016, infatti, l’attenzione degli enti sovracomunali si è spostata verso le zone interne, dimenticando completamente quelle costiere e della prima collina. Di tutto questo a breve metterò al corrente la cittadinanza attraverso la relazione di fine mandato, come previsto dalla legge, e alcune assemblee pubbliche sul territorio. In questi 5 anni abbiamo seminato e raccolto molto nonostante le enormi difficoltà. Mi sento quindi di continuare a mettermi a disposizione della Comunità, per non vanificare il lavoro fatto e l’esperienza acquisita, nella speranza che si possano venire a creare opportunità di crescita, sviluppo e coesione per il nostro paese”.