SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sventola alta la bandiera dei giovani ambientalisti anche a San Benedetto: nella giornata mondiale per il clima, si è svolto un incontro tra gli Studenti Medi di Robin Hood insieme a tante altre realtà territoriali come la Legambiente, il Sos missionario, la Flc-Cgil, Libera e l’associazione ambiente e salute nel Piceno, nella sede dell’Associazione Pescatori di San Benedetto.
L’incontro sul cambiamento climatico è stato tenuto da un ambientalista ed esperto in politiche ecologiche, membro del coordinamento nazionale NoTriv, Enrico Gagliano. Tre generazioni sono quelle che hanno partecipato, tutte attente all’ascolto delle tristi notizie illustrate da Gagliano secondo cui sono in aumento i disastri ambientali causati dal cambiamento climatico, così come le morti relative ad essi. “Non bastano più le semplici azioni individuali” dice Enrico “la terra ha 10 anni di vita in cui dobbiamo impegnarci tutti per abbassare le temperature e salvarla”.
A seguire è intervenuto Massimo Bartolozzi dell’associazione Ambiente e Salute nel Piceno. Questo perché crediamo che sia importante informarsi relativamente alla questione mondiale ma lo è ancora di più vedere come il nostro territorio va a contribuire ad essa. Massimo ci ha mostrato infatti che lo stoccaggio gas che si vuole realizzare a San Benedetto sarebbe molto pericoloso per gli abitanti e per l’ambiente stesso: “Difendere i beni fondamentali della vita significa difendere i diritti diffusi a tutti gli esseri umani” ci ricorda.
“Come associazione studentesca ci impegniamo nel costruire un percorso mobilitativo che vada ben oltre la giornata di oggi: “conoscere per agire” è il motto che lo segnerà. Noi, come tutti gli studenti del mondo che ieri erano in piazza, siamo pronti a sacrificarci per gli anni in cui chi è venuto prima di noi con un’eccessiva industrializzazione, all’insegna del guadagno, ha distrutto il mondo. Speriamo fortemente che la giornata di oggi non sia fine a se stessa ma l’inizio di un percorso mobilitativo che scuota la coscienza collettiva e abbia un riscontro politico molto forte” dice Benedetta Del Prete, coordinatrice di Robin Hood. La fine sta arrivando e solo noi possiamo fare qualcosa, quindi ringraziamo tutti i partecipanti e invitiamo tutti ad informarsi sul tema perché la terra è un bene di tutti.