
“Non conosco la vicenda se non da quanto appreso dalle cronache giornalistiche e dalle dichiarazioni di alcuni consiglieri con una ricchezza di dettagli del tutto inusuale per un procedimento disciplinare in corso“: così il sindaco Piunti, di ritorno dalla missione a Mosca, ha commentato la vicenda che ha portato alla sospensione dal servizio del dirigente dei Servizi Sociali Roberto De Bernardinis.
Vicenda che, secondo taluni, ha diversi ordini di mistero. Certo è che se qualcuno ha sbagliato, a norma di legge, andrà valutato e su questo, come si suol dire, non ci piove. E su questo il sindaco – qualsiasi sindaco – fa bene a non esprimersi, non essendo di propria competenza esprimersi sulle riunioni dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari presieduto da Catia Talamonti, specie quando non emergono forzature della procedura.
Ma torniamo al nostro ruolo di cronisti: “Ricchezza di dettagli del tutto inusuale per un procedimento disciplinare in corso”. Non sappiamo se sia così ma è pur certo che non ci limiteremo al ruolo di passacarte – o di copia e incolla, per stare ai tempi – perché a nostro avviso potrebbero essere ben altri gli elementi inusuali in questa storia. E non ci riferiamo di certo ad eventuali provvedimenti disciplinari giustificati da attente valutazioni dei comportamenti contestati (al momento tutti da dimostrare, ovviamente).
Forse questa città merita furibonde discussioni sulle ruote panoramiche e le giostre, quelle sì, con ricchezza di dettagli se non inusuali e inutili? Forse meritiamo di vivere in un paesotto, a moccicate di pane e a colpi di circo? O piuttosto non sarà compito della politica, e anche della stampa, cercare anche in questa vicenda di affiancare l’uno all’altro tutti i dettagli faticosamente raccolti per giungere ad una maggiore definizione della figura generale, e dunque alla ricerca della verità?
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Pierpaolo, si fa presto a riempire le pagine (anche virtuali) di un giornale copiando e incollando i comunicati dei politici. Io però non darei tutta la colpa ai giornalisti, anzi la colpa è dei lettori perchè ai tempi delle visualizzazioni e dei like se un tema non riscuote successo e non reindirizza traffico dubito che gli editori siano ancora interessati a parlarne…. Il punto è che è semplice baccagliare su una ruota panoramica: piace, non piace, porta turismo o non serve a nulla…. Ma ai fini della questione politica locale e per lo sviluppo del territorio davvero parliamo di una… Leggi il resto »
“se un tema non riscuote successo e non reindirizza traffico dubito che gli editori siano ancora interessati a parlarne” e dici che la colpa è dei lettori!!!
Certo, che si scrivono articoli per non essere letti? Il mercato è fatto dall’incontro tra domanda e offerta, se la domanda non c’è l’offerta non ha senso….
???
a cosa servono articoli che, seppur fatti bene, nessuno legge?
Vanno recuperati i lettori con un sano utilizzo della parola ‘giornalismo’.
ma direttore lei sono 20 anni che fa giornalismo (ed anche con un elevato numero di visite) ma in città va sempre tutto peggio. Non assolvo completamente la stampa, ma se i lettori e l’elettorato fossero un po’ diversi diciamo che nel mercato delle informazioni si sarebbe compiuta molta più selezione
Evidentemente non bastiamo. Altri non solo non aiutano noi ma addirittura contrastano la nostra voglia di fare pulizia, aiutando la mala politica e i cosiddetti politicanti a confondere il popolo. A questo punto la invito a pensare San Benedetto e tutta la riviera senza Riviera Oggi. A prima del 1992. Lo chieda in giro visto che lei è così giovane da non poter dare una risposta precisa.
Direttore nessuno mette in discussione il ruolo del suo giornale, ma il punto secondo la mia percezione è che ai Sambenedettesi importi molto poco di San Benedetto (almeno nei fatti, poi a chiacchiere tutti Sambenedettesi per San Benedetto, ma appena si chiede di fare un passo indietro per la città tutti ad alzare barricate). Siamo in una democrazia dove decide la maggioranza ed ancora c’è il libero arbitrio per cui, ora più che mai il popolo è sovrano e sta ottenendo quello che vuole!
Per me sta ottenendo quello che non vorrebbe tranne i ‘4’ galoppini che esisteranno sempre. Quelli che lo sanno preferiscono non diventare complici e non votano, gli altri sono i malinformati che, se si informassero, attirerebbero anche i non votanti.