SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Siulp, il maggiore sindacato di Polizia, sensibilizza la cittadinanza sui problemi che attengono la sicurezza dei cittadini di San Benedetto e  della Riviera. Stamane, gli esponenti, erano in centro a manifestare e a distribuire i loro volantini. Ecco alcuni estratti del loro manifesto.

“Una vicinanza ai cittadini che riteniamo indissolubile, in quanto il diritto alla sicurezza delle persone, cammina di pari passo con i diritti dei poliziotti e di tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine che ogni giorno cercano di garantire il bene della sicurezza alla nostra comunità.Dobbiamo constatare che oggi poco si è fatto e poco si sta facendo su questo versante”.

“A fronte di un territorio che nella provincia di Ascoli Piceno annota la massima concentrazione sia di popolazione che di attività industriali, commerciali e turistiche, così come emerge dai recenti dati statistici, corrisponde una presenza sul territorio estremamente esigua di risorse umane prime fra tutte, quelle in servizio presso il Commissariato di Polizia e la Polizia Stradale. Piante organiche individuate nel lontano 1985 e formalizzate nel 1989, su esigenze oramai relegate alla preistoria di una società che non c’è più. Certamente vi sono delle pregresse responsabilità, ma anche un attuale immobilismo degli apparati e della politica”.

“I vertici degli apparati di norma, in assenza di sollecitazioni esterne, diventano amanti dello status-quo. E allora assistiamo ad una Questura di Ascoli Piceno a pieno organico con territorio dimezzato, dopo l’uscita di Fermo, senza che il Questore senta la necessità di trovare soluzioni che rispondano sia alle esigenze di sicurezza della costa picena che a garantire i diritti dei colleghi in servizio al Commissariato di Polizia”.

“Noi crediamo che anche il Comitato Provinciale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica si debba far carico della problematica, mettendo in campo soluzioni più incisive ed adeguate ad una realtà decisamente mutata rispetto al passato. Nei prossimi giorni programmeremo una serie di incontri con i rappresentanti delle varie categorie sociali ed economiche del territorio; chiederemo altresì un confronto con le Istituzioni e con i partiti politici”.