SAN BENEDETTO DEL TRONTO – San Benedetto, Ascoli, Teramo e Grottammare. Nel giro di pochi giorni sono state protagoniste, a loro malgrado, di episodi vili nei confronti del genere femminile.

Aggressioni fisiche, verbali e intimidatorie. Sa di beffa sapere che due casi sono avvenuti l’8 marzo, nella Giornata Internazionale della Donna. E se guardiamo nel resto d’Italia la situazione non migliora come il recente caso di Reggio Calabria dove un’auto, con all’interno una donna, è stata incendiata in pieno giorno dall’ex compagno.

Un fenomeno, purtroppo già presente da tempo, che ultimamente sta avendo un’escalation che preoccupa.

Riviera Oggi ha voluto sentire, sul delicato tema, la sambenedettese Laura Gaspari, coordinatrice del centro “Donna con te” nel Piceno.

“La violenza sulle donne è, ed è sempre stato, un problema culturale. La figura femminile è spesso denigrata e nonostante l’evoluzione e il progresso degli ultimi anni, anche a livello di diritti umani, certi luoghi comuni e stereotipi rimangono sfociando in atti persecutori. Nel nostro territorio, fortunatamente, non si è arrivati al femminicidio ma quello che accade, ed è accaduto, non fa per niente piacere” afferma Laura Gaspari.

“Non è una malattia o un raptus come talvolta leggo sulla stampa. Maltrattamenti e violenze sono fattori che si manifestano nel tempo all’interno di un rapporto o un nucleo familiare – aggiunge la sambenedettese – e ne è una, triste, prova quando viene rilevato che la vittima di un’aggressione aveva comunque già subito vessazioni di vario genere”.

La vittima di abusi e maltrattamenti spesso non denuncia o ha comunque timore di parlarne. I centri antiviolenza, come ‘Donna con te’, hanno l’obiettivo di aiutare e ascoltare: “Lavoriamo da un anno e mezzo nel territorio e devo dire che la situazione sta migliorando giorno dopo giorno. In tante vengono a chiedere un aiuto o un sostegno a 360°, dalle cure mediche ma anche per la tutela di minori che si trovano in queste delicate situazioni e si lavora anche sullo stato psicologico e come affrontare questi casi – prosegue Laura Gaspari – noi spesso facciamo da intermediari con le Forze dell’Ordine per denunciare abusi e maltrattamenti, una collaborazione molto efficace e importante”.

Cosa si può fare per contrastare questo odioso fenomeno della violenza? La coordinatrice ha le idee chiare: “Ci vuole un’ampia rete di collaborazione e protezione fra istituzioni, centri, Forze dell’Ordine e anche la stampa. Far capire alle vittime di maltrattamenti che non sono sole e che possono venire a parlare dei loro problemi con noi e denunciare i loro aguzzini alle Forze Armate. Ovviamente auspichiamo aiuto anche dalla Legge, provvedimenti più duri ed efficaci per coloro che praticano stalking o violenze di genere. E pene più severe. Qualcosa già si sta facendo ma si può, e deve, migliorare e fare di più” conclude Laura Gaspari.

Per tutte coloro che subiscono maltrattamenti o violenze, è disponibile la pagina Facebook On The Road Women e riportiamo di seguito un opuscolo con numeri e ubicazioni dei centri antiviolenza presenti sul territorio.