SALA 5 Da brivido una sua uscita in avvio, quando si fa rubare palla in maniera grottesca da Giacomelli che poi dalla linea di fondo sfiora il gol. Para a terra un tiro di Curcio e di nuovo, con più difficoltà, nella ripresa, da distanza ravvicinata. Invece fuori tempo sul gol di Nicolò Biondi. Nulla può sul terzo gol.

MICELI 6 Bene in fase difensiva, qualche retropassaggio avventato che mette in difficoltà Sala.

CELJAK 6 Inizia come terzo centrale. Non commette gravi errori e lotta fino alla fine.

FISSORE 6 Tocca a lui il compito iniziale di mordere Giacomelli, e non si risparmia. Non male anche come terzino sinistro.

GELONESE 5 Autore di recuperi importanti in avvio, commette una grave ingenuità perdendo palla dal limite dell’area e dando l’avvio all’azione del secondo gol. Non preciso negli appoggi, lento a far girare la palla. Clamorosa l’occasione per il gol sprecata nella ripresa che sarebbe valsa il 2-2, lamenta anche un fallo da rigore.

SIGNORI 5 Molto ispirato, già dopo pochi istanti colpisce di testa e mette in difficoltà Grandi. Offre un grande assist a Stanco. Poi al 33’ “para” un colpo di testa sulla linea: espulsione e rigore trasformato da Giacomelli. Passaggio fondamentale dell’incontro.

ILARI 6,5 Torna a giocare in un ruolo a lui congeniale, la mezzala destra. Autore di un colpo di tacco acrobatico. Magico il suo colpo di testa, una incornata perfetta. Tiene botta fino alla sostituzione.

RAPISARDA 6 Con la Samb in dieci stringe sul braccio la fascia da capitano e si lancia in ripetuti assalti sulla fascia destra: da un suo corner arriva il pari di Ilari. Nella ripresa si danna l’anima ma la partita è oramai incanalata

D’IGNAZIO 6 Esordio dal primo minuto e dimostra quanto intravisto nei precedenti spezzoni finali: agilità di gambe, velocità. Forse gli manca qualcosa in fase difensiva. Esce poi per far spazio a Rocchi quando la Samb resta in 10.

CALDERINI 6 Quando si sposta sulla fascia sinistra il Vicenza va in tilt, anche grazie alla sovrapposizione continua di D’Ignazio che gli offre varie alternative, così da lì fioccano i cross. Spreca un calcio da buonissima posizione su imbeccata di Rapisarda. Con la Samb in dieci gioca da esterno sinistro.

STANCO 5,5 Parte con una verve che nelle ultime settimane sembrava aver perso. Suona la riscossa con alcune azioni indomite quando la Samb resta in dieci, poi diventa l’attaccante unico con la Samb schierata col 4-4-1. Ha una ottima occasione su cross di Fissore, di testa manda alto. Nella ripresa segna un calo fisico non indifferente.

ROCCHI 5,5 Inizia bene, accorciando gli spazi a centrocampo. Va in sofferenza nella ripresa, quando si ritrova nell’inedito ruolo di play maker e ha pochi compagni ai quali appoggiare la palla, così commette tanti ma tanti errori in appoggio.

DI MASSIMO Entra a gara compromessa e nonostante appaia (come al solito) scalpitante, è troppo esiliato sulla corsia sinistra.

RUSSOTTO Non sembra particolarmente invogliato: e ci credo, entrare sul 3-1… Va a fare la punta quando esce Stanco.

BOVE s.v.

CACCETTA s.v.

 

ROSELLI 5,5 Lancia D’Ignazio e all’inizio la Samb sembra finalmente ben messa, con Ilari tornato nel ruolo di mezzala. L’unica pecca è un centrocampo un po’ lento, che infatti soffre le ripartenze vicentine. Poi è costretto a modificare tutto una volta espulso Signori, e la partita cambia: inserisce Rocchi e la Samb pareggia subito e si schiera a quel punto col 4-4-1. Il giovane centrocampista romano consente di accorciare gli spazi nella zona mediana grazie appunto alla sua velocità e

Troppo tempo per inserire Di Massimo e Russotto sul 2-1 per i veneti, poi li fa giocare così larghi che un esaurito Stanco, lì in mezzo, è come se non ci fosse. Alla fine entrano anche Bove e Caccetta, ma anche questo cambio sarebbe dovuto avvenire prima, stante anche la brutta prestazione di Gelonese. Per la Samb il parziale del girone di ritorno parla di sole 2 vittorie e di una andatura da zona play out. Oggi il quadro impaginato inizialmente, che aveva anche regalato una Samb discreta, si è sgretolato con l’espulsione di Signori, anche se la sua squadra aveva avuto la forza e l’orgoglio di recuperare e chiudere il Vicenza in difesa sul finale del primo tempo.