QUALE OSPEDALE? Nella Lettera al Direttore inviatami dall’ex primario di Rianimazione dell’ospedale sambenedettese ho trovato aspetti condivisibili e originali rispetto a quelli dei sindaci del Piceno che Mario Narcisi definisce giustamente come “ospedali elettorali”, il cui significato è facilmente comprensibile.
Pur di difendere il proprio “potere elettorale” la decisione presa dall’assemblea dei sindaci è così assurda che equivale a dire: non vogliamo niente, stiamo bene con gli attuali due ospedali. O meglio uno perché il “Madonna del Soccorso” non ha nulla di un vero ospedale, l’ascolano “Mazzoni” sì.
Dal nostro sondaggio sembrerebbe che la loro manovra elettorale sia riuscita in pieno visto che il 70% dei ‘votanti’ si sono espressi per il ‘no’ ad un ospedale unico a Pagliare. Non è così e non è difficile capire perché. Può un abitante della Riviera preferire un ospedale a Pagliare piuttosto che ‘sotto casa’?
Sicuramente no ma la realtà dice una cosa diversa e cioè che è impossibile e oserei direi anche ingiusto dopo che gli attuali sindaci e quindi anche i cittadini hanno assistito in silenzio all’impoverimento dell’ospedale sambenedettese a vantaggio di quello ascolano.
In quei momenti dovevano far sentire la propria voce, serviva una specie di ‘sommossa popolare’ come ha spesso gridato il sottoscritto da queste pagine. Ma forse anche allora c’erano troppi interessi personali ed egoistici simili a quelli attuali da parte della classe politica e oserei dire anche medica.
Se promuovessimo un sondaggio di questo tipo (molto più vicino alla realtà) “Ospedale a Pagliare da finire in 3 anni oppure restare così e iniziare a riparlarne fra 3 anni?“, quale sarebbe la risposta della popolazione rivierasca?
Mario Narcisi nella sua lettera ha infatti voluto dire: assurdo per assurdo chiediamone uno solo ma di 2° livello. Una proposta fuori dalle righe ma che probabilmente avrebbe messo in difficoltà Pesaro e il suo mentore Ceriscioli.

Di seguito la lettera integrale di Mario Narcisi
“E’ assolutamente doveroso commentare l’esito della Conferenza dei Sindaci dell’AV5 del 26-2-2019 sul riesame dell’Ospedale unico a Spinetoli e sulla nuova Proposta, della Assemblea provinciale del PD, di tre Ospedali, presentata dal Sindaco di Offida, Castignano e Force ( due Ospedali di Base, a San Benedetto e ad Ascoli ,e uno di Primo livello a Spinetoli ) passata con 14 voti favorevoli, 13 contrari e 1 astenuto.

Va ricordato che il riesame dell’assetto della Rete ospedaliera del Piceno, scaturita dalla precedente Conferenza dei Sindaci del 2-8-2019 , era nato dalla richiesta dei Sindaci dell’Ambito Sociale 21 di sottoporre alla Conferenza un nuovo Ordine del giorno che chiedeva un Ospedale di 1° Livello sulla Costa e uno di Base ad Ascoli, in linea con i dettami del “Decreto Balduzzi ” (D.M. n.70 del 2-4-15) e della DGR n. 1537 del 31-10-2012 sulleReti omogenee territoriali e assistenziali delle Marche con la distribuzione degli Ospedali in Aree geografiche omogenee e il superamento dei confini amministrativi ”.

Per molti versi la nuova votazione dei Sindaci, di qualche giorno fa, ha avuto un esito scontato vista la modalità del voto (una testa, un voto ) ossia una modalità che è rimasta quella utilizzata ad Agosto , non rappresentativa della effettiva popolazione di ciascun Comune. E’ stata votata una proposta “elettorale” scaturita dalla convenienza di una Classe dirigente politica più attenta al successo personale che alla vera e completa copertura del fabbisogno di salute della propria Comunità. E’ prevalsa la logica del consenso elettorale e quella di non scontentare nessuno contro il dovere di offrire alla ignara popolazione del Piceno la opportunità di cure complete.

Invece di razionalizzare le risorse, si è deciso di aumentare il numero degli Ospedali doppioni e carenti di Reparti contro il fenomeno della “polverizzazione degli Ospedali nelle Marche “ combattuta dal “Riordino del Sistema Sanitario Regionale (SSR)” voluto proprio dalla stesso PD che ha architettato questa ultima ”Proposta dei tre Ospedali “e che contemporaneamente governa la Regione Marche. Ma è uno scherzo ?!  Visto il periodo, la “Proposta dei tre Ospedali” sembrerebbe proprio “uno scherzo di Carnevale”, alla faccia delle Leggi, delle regole, del risparmio, della razionalizzazione delle risorse, della concretezza e professionalità dell’atto medico, dell’efficienza e dell’efficacia della risposta sanitaria.

L’importante, invece, è mantenere il consenso e accontentare tutti. E tutti vissero felici e contenti … a bordo delle Ambulanze! Perché? Perché è così che la nostra Popolazione, anche con l’organizzazione dei tre Ospedali proposti, continuerà a essere assistita con la necessità di pericolosi trasporti in Ambulanza verso altri Presidi ospedalieri più attrezzati Più volte il sig. presidente Ceriscioli ha ribadito che il nuovo Ospedale del Piceno non potrà avere certe Specialità medico-chirurgiche che sono presenti solo in Ancona e ora… anche a Pesaro!

Nel congegnare la giustificazione della Proposta dei tre Ospedali secondo l’emendamento al “Decreto Genova” , non si è pensato che l’Ospedale di S.B.T. ,comunque, non potrà essere adeguato sismicamente come Ospedale di Base se non a fronte di una spesa molto alta che consiglierebbe la sua costruzione ex novo ( vedi le osservazioni dell’ architetto Gino Micozzi)

La Dirigenza del PD provinciale piuttosto che avventurarsi in simili Proposte “elettorali “ e campanilistiche per la Sanità pubblica del Piceno perché non affronta il sig. presidente Ceriscioli , visto quello che sta combinando a Pesaro, con la richiesta di un Ospedale di 2° livello anche nel nostro Territorio?

Con una simile proposta non ci sarebbe niente da dire e l’Ospedale Unico potrebbe stare ovunque… .

Quando si è trattato di fare l’Ospedale Regionale a Torrette o di fare l’Azienda Ospedaliera a Pesaro, vi è stato richiesto, per caso, l’Algoritmo o la votazione dei Sindaci?

Orbene, pensiamo che la “Proposta dei tre Ospedali” sia uno scherzo e che passato il Carnevale si ritorni alla realtà delle cose governate da Leggi, delibere e regole che disciplinano la distribuzione della Rete ospedaliera ed evitino il sorgere di “ Ospedali elettorali”.

Allo stato attuale, la Proposta presentata dall’Ambito 21 risulta l’unica in linea con la Legge.

Dott. MARIO NARCISI, ex Direttore del DEA dell’Ospedale di S.B.T.e Rappresentante provinciale dell’AAROI-EMAC   (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani e Medici dell’Emergenza Accettazione)